Cabagaglio, il bonus. Ottocento euro ai 90 dipendenti
L’iniziativa L’azienda di Sirone ha deciso di contribuire in modo consistente ai bisogni dei propri collaboratori: «Vogliamo così aiutarli a far fronte ai diversi rincari»
Sono numerose le aziende che stanno cercando di correre in aiuto dei rispettivi dipendenti, alle prese - come tutti - con i pesanti rincari che stanno arrivando a valle, colpendo ogni sorta di bene, compresi quelli di prima necessità. A Sirone, dove si è trasferita da una manciata d’anni dopo 70 anni di attività a Lecco, la Cabagaglio ha deciso di contribuire in modo consistente: ciascuno dei circa 90 collaboratori riceverà infatti 800 euro, che permetteranno loro di fronteggiare in modo assolutamente efficace inflazione e aumenti vari.
«È un’iniziativa che credo un po’ tutti gli imprenditori stiano accarezzando, considerato il fatto che veniamo da due anni sostanzialmente positivi - ci spiega uno dei titolari dell’azienda, Alessandro Galbusera -. Noi, nella fattispecie, a causa della pandemia abbiamo avuto effetti positivi sulla nostra attività. La distruzione dei canali logistici ordinari con preclusione dei canali asiatici ha fatto tornare in gioco in modo forte noi europei. Peccato manchino le materie prime, difficoltà cui si aggiungono quelle legate ai costi di produzione».
Costi, relativi a carburanti, energia elettrica e gas in particolare, che impattano su tutti i consumatori finali, di qualsiasi prodotto. «Naturalmente siamo ben consapevoli della situazione generale ed è per questo motivo che abbiamo voluto mettere in campo un intervento mirato a dare un sostegno concreto ai nostri collaboratori, aiutandoli a far fronte a questi rincari. È un piccolo gesto con cui vogliamo aiutare il personale a fronteggiare l’inflazione, sperando che qualcuno sopra di noi faccia la sua parte».
Il riferimento dell’imprenditore è alla possibilità - in effetti inserita nell’agenda del Premier Draghi, ora chiamato con suo Consiglio dei ministri a svolgere la sola ordinaria amministrazione - di un taglio al cuneo fiscale, che si spera possa essere concretizzato presto per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori.
Galbusera parla di un «piccolo gesto», ma 800 euro sono una bella somma. «Abbiamo scelto questa cifra perché volevamo lasciare un segno che fosse tangibile e per sensibilizzare le nostre persone sul tema del welfare. È un argomento che fatica a “sfondare”, incontrando qualche resistenza in quanto c’è chi interpreta questa soluzione come un obbligo a spendere le risorse in modi predefiniti. Per cui, tanti continuano a preferire i soldi in busta paga. Questo, però, è un qualcosa di più e quindi potrà essere il modo per “rompere il ghiaccio” nei confronti di queste opportunità». Le quali, vale la pena ricordarlo, fiscalmente comportano benefici sia per l’azienda che per i lavoratori perché portano l’intero importo nelle tasche dei dipendenti, evitando la tassazione.
Tra l’altro, il welfare sulla piattaforma TreCuori, con cui Api Lecco Sondrio - cui Cabagaglio è associata - ha siglato una convenzione, «è mirato a stimolare l’economia territoriale e non è aggressiva in termini di commissioni richieste ai fornitori. Per cui è sicuramente uno strumento interessante». Per aiutare il personale a prendere confidenza con il welfare aziendale, sono stati promossi incontri con gli esperti, che torneranno nel sito di via dell’Industria a Sirone per ulteriori approfondimenti.
Nel frattempo, festeggiati i 75 anni di attività, la Cabagaglio - con le sue due declinazioni - resta un riferimento nel settore della componentistica di bombole aerosol e del packaging, anche in ambito cosmetico e guarda ai prossimi mesi con qualche preoccupazione, perché «soprattutto a causa della guerra i prezzi sono alle stelle e non ci sono all’orizzonte inversioni di tendenza: andiamo incontro alla recessione, per cui dovremo stare tutti molto attenti ad ogni tipo di spesa».
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