Economia / Sondrio e cintura
Sabato 25 Ottobre 2014
Business, Pronao
guarda a Cina e Iran
Edilizia ferma in valle? La società guidata dal sondriese Riccardo Romeri punta dritta verso l’Oriente
Un complesso di trecento ville e un centro commerciale le ultime commesse. «Sfida avvincente»
Cina e Iran. Il business guarda a Oriente anche per le aziende valtellinesi. Con una premessa obbligatoria. Non stiamo parlando del lavoro del futuro: ogni discorso va declinato al presente.
Lo conferma l’esperienza di Pronao, società guidata dall’imprenditore sondriese Riccardo Romeri che sta lavorando, in Italia e all’estero, per lo sviluppo e la supervisione di progetti architettonici e progetti integrati nel campo civile, industriale, commerciale e turistico. Le carte che l’azienda sondriese può giocare su questi mercati sono uno studio professionale moderno e un mix di creatività, qualità e rapidità con cui esegue gli incarichi. La società (www.pronao.com) è stata impegnata, nei lunghi anni di attività, nella realizzazione di edifici e centri residenziali e commerciali, scuole, centri sportivi e turistici, solo per citare alcuni esempi.
Ma l’aspetto che caratterizza Pronao in questa fase è soprattutto la capacità di operare senza confini. Si guarda lontano, partendo da Sondrio, verso quei Paesi che in altri momenti sono temuti per i processi di delocalizzazione.
Cina in Valtellina vuol dire soprattutto perdita di posti per le imprese che si trasferiscono a caccia di braccia low cost, di Iran si parla quasi esclusivamente per i problemi delle commesse a rischio. Con Pronao la prospettiva si ribalta: il Medio Oriente e il Far East diventano soprattutto un’opportunità. Due progetti illustrano questa filosofia che ribalta l’approccio a mercati e Paesi lontani e trasforma i flussi - che nei casi del manifatturiero sono una perdita per la Valtellina - in occasioni preziose.
Ora l’attenzione di Pronao, che nei giorni scorsi è stata protagonista nella presentazione ed esposizione di Phaffenofhen in Germania per illustrare i progetti della “città del futuro”, è concentrata su Chengdu. Situata nel sud-ovest della Cina, è la capitale della provincia del Sichuan con i suoi oltre quattordici milioni di residenti ed è uno dei più importanti centri economici in quanto punto nevralgico nei trasporti e nelle comunicazioni del Paese.
«Stiamo lavorando alla progettazione di un complesso di trecento ville da consegnare “più che chiavi in mano” - spiega Romeri -. Si richiede altissima qualità nel progetto, nei lavori e in ogni altra fase e componente. Il contesto è avvincente: una città che ambisce a diventare sede di un Gran premio di Formula Uno, in un villaggio munito di aeroporto. La qualità italiana può e deve emergere qui. Da noi, purtroppo, il cinema sta finendo, o forse, lo dico con estremo dispiacere, è già finito. Non possiamo stare fermi».
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