Bulciago, per Vik niente giustizia
L'udienza non inizia nemmeno

Stavolta in aula non s'è presentato nemmeno il presidente della Corte: nella tormentata striscia di Gaza non c'è giustizia per Vittorio Arrigoni.

Bulciago - Stavolta in aula non s'è presentato nemmeno il presidente della Corte: nella tormentata striscia di Gaza non c'è giustizia per Vittorio Arrigoni, che a 36 anni ha dato la vita per riaffermare i diritti della popolazione schiacciata tra Israele e un governo - quello di Hamas - non meno opprimente.
L'andamento del processo ai presunti rapitori e assassini lascia ormai poco spazio a dubbi sull'importanza che le autorità attribuiscono alla tragica fine dell'attivista bulciaghese, avvenuta nell'aprile del 2011. L'udienza dell'altro ieri nel tribunale militare di Gaza era molto attesa dai familiari, dagli amici e dalla comunità internazionale: doveva essere l'ultima - secondo i beninformati - e decisiva, prima della sentenza. Ormai se ne sono susseguite oltre quindici, perlopiù lampo: lo scorso gennaio, per esempio, non si presentarono i testimoni; più recentemente, causa nuove tensioni con Isreale, il tribunale fu ritenuto obiettivo sensibile ed evacuato; ultimamente gli imputati hanno cominciato a ritrattare e, nell'udienza scorsa, persino ad attribuire allo «stile di vita dell'italiano» un possibile movente.

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