Bulciago: ladri senza cuore. Più danni che bottino

A distanza di due giorni dal furto avvenuto in chiesa e in oratorio, non hanno ancora un volto i ladri che, credendo di fare il botto con la festa patronale, hanno rubato le magre offerte della sera precedente. Hanno però arrecato significativi danni. Il furto risale appunto a sabato sera scorso e si è risaputo successivamente. Ignoti si sono introdotti in sacrestia, asportando un bottino di poche decine di euro: dopo la messa prefestiva serale, la chiesa era stata chiusa, pertanto i malfattori si sono introdotti necessariamente dopo le 20 in sacrestia. Qui hanno forzato una cassettina. Hanno asportato le offerte della funzione.

Rendendosi conto che non erano ingenti, gli ignoti malviventi sono passati in casa parrocchiale, dove hanno rovistato, forse in cerca di altro denaro o di chiavi per aprire potenziali ulteriori contenitori. Non riuscendo a totalizzare nulla, sono infine andati in oratorio, dove erano già iniziati i preparativi per la festa patronale vera e propria, della domenica e, in particolare, per il relativo pranzo. Per entrare in oratorio, hanno infranto una finestra: una volta all’interno, non si sono più rassegnati ad andarsene ancora una volta a mani vuote. Piuttosto che niente, hanno pensato di fare almeno un’abbuffata e si sono appropriati così di una parte dei salumi affettati predisposti per il banchetto, nonché di alcune attrezzature. I fatti sono stati successivamente denunciati ai carabinieri, che pertanto sono attualmente impegnati nelle indagini per tentare di identificare i colpevoli. Bottino e danni a parte, l’accaduto ha suscitato sconcerto nella comunità anche per le modalità: l’effrazione parrebbe suggerire l’eventualità che i ladri fossero al corrente, almeno sommariamente, dei programmi della parrocchia e, quindi, della festa o che abbiano tenuto d’occhio il paese, notando il fermento dei preparativi.

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