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Lunedì 17 Ottobre 2011
Bulciago: in Fumagalli
nessun taglio di personale
Nessun esubero e nessuna chiusura aziendale, per il momento la Fumagalli Edilizia di Bulciago affronterà le difficoltà del mercato delle costruzioni sfruttando al meglio la cassa integrazione straordinaria, nella speranza che il mercato si riprenda al punto da non dover più parlare di tagli al personale.
È l'ipotesi d'intesa raggiunta tra azienda e sindacato.
È questa l'ipotesi d'intesa raggiunta tra azienda e sindacato. In pratica, il ricorso alla cassa sarà modulato sulla base dell'andamento della domanda sul mercato.
«Di comune accordo abbiamo deciso di affrontare solo la questione dell'estensione della cassa integrazione e di non affrontare il problema dei 58 esuberi e dell'eventuale dismissione di parte dell'attività di Berio», spiega Giuseppe Cantatore della Cgil.
Una decisione che deriva dall'esigenza tecnico-organizzativa dell'azienda di rispondere in modo flessibile a un mercato schizofrenico, di abbassare i costi fissi e ottimizzare al massimo l'uso della forza lavoro che ha a disposizione: «Nell'immediato l'azienda ha bisogno di allargare la cassa integrazione a tutta la forza lavoro (183 maestranze) e noi siamo disponibili a favorire questo piano». La cigs era stata richiesta ad aprile 2011 solo per i 40 lavoratori addetti alla prefabbricazione residenziale, perché era quello il settore che risentiva maggiormente della crisi in quel periodo.
Oggi invece i problemi maggiori interessano il settore della prefabbricazione industriale: «Sostanzialmente l'azienda ha evidenziato un comportamento anomalo del mercato e un'impossibilità di previsione a lungo termine - spiega il direttore di Ance Lecco, Paolo Cavallier, che era presente all'incontro - e per garantirsi flessibilità nell'affrontare questa situazione, oltre a maggiore sicurezza, ha chiesto di estendere l'uso dell'ammortizzatore. La cassa integrazione, se ben sfruttata, permetterà di affrontare questo momento di incertezza, nella speranza che il mercato si riprenda e non si debba quindi discutere di esuberi e chiusure aziendali».
L'accordo per la cassa integrazione sarà sottoscritto dalle parti sociali se i lavoratori daranno il loro assenso all'uso dello strumento: «Gli esuberi e la dismissione del capannone di Berio al momento non sono in discussione - ribadisce Cantatore -, perché non si tratta di un'esigenza immediata. Mercoledì spiegheremo ai lavoratori di Berio e Pontirolo le modalità di estensione della cassa integrazione, venerdì torneremo al tavolo provinciale per definire e sottoscrivere la cigs che durerà fino ad aprile».
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