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Giovedì 12 Aprile 2012
Bulciago: crisi Fumagalli
Rischia chi ha comprato casa
Restano forti i dubbi del sindacato rispetto alla procedura di vendita attraverso la procedura concorsuale della Fumagalli Edilizia Idustrializzata di Bulciago.
Anche dopo l'incontro avvenuto negli scorsi giorni tra il sindacato e il liquidatore, Roberto Chiodelli, che si sta occupando, per conto della famiglia Fumagalli, della liquidazione dei beni e dei rami d'azienda, la controparte sindacale continua a manifestare parecchie perplessità sulla gestione della partita: «Si tratta di una delle procedure più complesse che il Tribunale di Lecco si sia mai trovato ad affrontare - racconta Giuseppe Cantatore, sindacalista della Cgil, che insieme a Claudio Cogliati (Cisl) e a Carmelo Orlando sta seguendo la vicenda - e per questo è molto probabile che, se il Tribunale accetterà la richiesta di ingresso nella procedura concorsuale, allora saranno nominati due curatori della procedura, che avranno il compito di analizzare le perizie effettuate dal liquidatore, farne altre e valutare le proposte di rimborso ai creditori chirografari».
A tal proposito la proposta avanzata dal liquidatore Chiodelli, risulterebbe essere piuttosto bassa: i debitori dovrebbero accontentarsi di un rimborso del 12,40%. «Speriamo che questa percentuale, all'atto dell'assemblea dei creditori chirografari, diventi un po' più consistente, altrimenti sarebbe un dramma per quelle coppie e famiglie che avevano già anticipato parecchie migliaia di euro sull'acquisto di una casa della Fumagalli - racconta Cantatore - sappiamo che ci sono famiglie che hanno versato acconti di circa cento mila per fermare le trattative di acquisto di abitazioni che non saranno mai ultimate dalla Fumagalli edilizia. In cambio, queste famiglie, avranno una restituzione del 12,40% di quanto da loro investito. Significa che su 100 mila euro di investimento si vedranno rimborsare 12.400 euro. Sarebbe un dramma».
La speranza del sindacato è che il Tribunale accolga la procedura concorsuale: «Anche se per il momento siamo convinti che gli interessamenti per l'acquisto o l'affitto dei rami d'azienda della Fumagalli siano incerti. Nessun imprenditore si è davvero fatto avanti per l'acquisto di questi rami d'azienda e più passa il tempo, più i vari interessamenti vengono meno. Per questo abbiamo l'impressione che il liquidatore e la proprietà stiano optando per la vendita dei beni, dei macchinari e degli immobili, lasciando al palo i 154 dipendenti della Fumagalli che rischiano di restare senza lavoro».
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