Bulciago: alla Fumagalli
sciolto il presidio

Sciolto il presidio alla Fumagalli Edilizia Industrializzata, i lavoratori sono tornati al lavoro perché l'azienda ha garantito il pagamento dello stipendio arretrato di novembre. Ma la proprietà avvierà una procedura di liquidazione. Mercoledì 7, i titolari dell'azienda, Elena, Giovanni e Marco Fumagalli, presenteranno al fronte sindacale, il liquidatore.

BULCIAGO - Sciolto il presidio alla Fumagalli Edilizia Industrializzata, i lavoratori sono tornati al lavoro perché l'azienda ha garantito il pagamento dello stipendio arretrato di novembre. Ma la proprietà avvierà una procedura di liquidazione. Mercoledì 7, i titolari dell'azienda, Elena, Giovanni e Marco Fumagalli, presenteranno al fronte sindacale, il liquidatore.
Resta confermata la grave situazione finanziaria dell'azienda e l'intenzione di aprire una procedura di liquidazione dei rami societari - prefabbricazione industriale e residenziale, produzione e distribuizione di calcestruzzo ed edilizia residenziale tradizionale - di una delle più importanti imprese del territorio, con 55 anni di storia.
Per consentire l'operazione di liquidazione la proprietà ha dichiarato che nei prossimi giorni verrà nominato un liquidatore, con la mediazione dello studio Corno di Lissone. Al liquidatore toccherà il compito di quantificare e monitorare lo stato patrimoniale della società brianzola e di valutare eventuali offerte di potenziali acquirenti. Il sindacalista Giuseppe Cantatore (Cgil), che insieme a Claudio Cogliati (Cisl) e Carmelo Orlando (Uil) ha gestito la trattativa, commenta: «La nostra preoccupazione è rivolta ai 180 lavoratori che rappresentiamo, operai ed impiegati, collocati sui due siti produttivi di Bulciago e Pontirolo (Bg). I dipendenti sono in buona parte a casa in cigs. Alcuni saranno impegnati nella conclusione di commesse da terminare a breve perché assoggettate a penali. Il settore della preparazione e distribuzione del calcestruzzo (unicamente per l'unità produttiva di Bulciago) continuerà regolarmente a lavorare sino ad ulteriori istruzioni».
Lo sciopero è stato sospeso perché «l'incontro con la direzione aziendale ha fatto chiarezza sulle modalità di erogazioni delle future retribuzioni. All'impresa abbiamo chiesto elementi di garanzia per il pagamento di novembre. Per i lavoratori in cigs abbiamo modificato l'accordo con il pagamento diretto da parte dell'Inps».
Mercoledì 7 è previsto un incontro tra sindacati e liquidatore per comprendere i prossimi flussi finanziari indispensabili per l'acquisto di materie prime strettamente legate alla produzione, i carichi di lavoro delle maestranze e le relative modalità di pagamento di retribuzioni e contribuzioni.

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