Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 24 Giugno 2016
Bresaola, cresce la... fama
Indagine Doxa la esalta
Otto italiani su dieci conoscono e consumano il prodotto Igp. Tra le ricette più gettonate quella con olio e limone, oppure rucola e grana.
Otto italiani su dieci conoscono la bresaola della Valtellina Igp, l’apprezzano e la consumano regolarmente. Lo rivela una ricerca condotta da Doxa, la più importante azienda italiana di analisi di mercato, per il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina. L’indagine ha accertato anche che il 60% degli italiani conosce al massimo due o tre ricette a base di bresaola. Le più gettonate sono infatti la bresaola con olio e limone, quella condita con rucola e grana.
Per il 74% del campione rappresentativo della popolazione italiana non è motivo per cambiare abitudini sapere che la Bresaola della Valtellina Igp è spesso prodotta con carne bovina pregiata importata dall’estero.
Per il 51% degli intervistati quello che fa una carne di qualità non è tanto la provenienza, quanto piuttosto il sistema di allevamento. Una buona notizia, insomma, considerati i toni che si osservano in una parte dei servizi prodotti dalla stampa nazionale. Quasi sette italiani su dieci vogliono comunque sapere da dove vengono i bovini utilizzati per produrre la Bresaola della Valtellina Igp e più di otto su dieci (84%) chiedono di essere informati sull’origine della carne utilizzata per fare la bresaola.
Un’aspettativa in linea con vari provvedimenti emanati dal Governo e con le richieste delle associazioni di produttori del comparto agroalimentare, a cominciare – per restare in ambito valtellinese – dalla Coldiretti. Non è casuale la scelta del Consorzio di Tutela, che ha lanciato una campagna di informazione su qualità e sicurezza delle carni utilizzate, in rappresentanza delle quattordici aziende associate che producono la quasi totalità della bresaola certificata Igp in Italia: 12.272 tonnellate, che diventano 17.000 se si conteggia anche il prodotto non Igp.
La produzione riferita alle quindici aziende consorziate nel 2015 ammonta a un valore alla produzione di 215 milioni di euro. Rappresenta il 70% dell’intera produzione di bresaola e rispetto al 2014 si registra un lieve aumento, pari all’1,2%. Come emerso in varie altre occasioni, sul trend di questo prodotto influiscono vari fattori a cominciare dalle condizioni economiche generali, a volte da quelle climatiche, in particolare nella bella stagione.
Sono ottimi i risultati del preaffettato in vaschetta, che con una produzione che rappresenta il 40% del totale certificato (circa 4.925 tonnellate) registra una continua e decisa progressione anche in termini assoluti (+3,53% rispetto al 2014). Il prodotto preaffettato rappresenta senza dubbio una categoria dinamica, con un andamento di crescita eccellente sia in Italia sia all’estero.
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