Cronaca / Lecco città
Domenica 03 Gennaio 2016
Braccio robotico made in Lecco
Grazie alla Uildm
Sì della Fondazione della Provincia, supporto scientifico del Medea e di Villa Beretta
Un passo importante per aiutare le persone affette da distrofia muscolare a vivere meglio una condizione difficile: in futuro potranno utilizzare il braccio robotico progettato e realizzato a Lecco.
È un vero e proprio successo della tecnologia applicata alla ricerca scientifica biomedica quello conquistato a ridosso delle festività di fine anno dalla sezione lecchese della Uildm, che ha ottenuto l’ammissione a finanziamento del progetto “Bridge”. È, questo, l’acronimo di “Behavioural Reaching Interfaces during Daily antiGravity Activities through upper limb Exoskeleton”, progetto che lo scorso 30 giugno era stato presentato alla Fondazione della Provincia di Lecco, che al termine di un’attenta analisi e della conseguente selezione, ha scelto di sostenere “Bridge” trasmettendolo alla Fondazione Cariplo, la quale ha confermato il valore e l’eccellenza del progetto approvandone il finanziamento.
Il valore del progetto è di 200mila euro: metà verrà coperta da quest’ultima istituzione, mentre gli altri 100mila euro saranno cofinanziati dai partner del progetto. I quali sono di particolare rilievo, considerato che accanto alla Uildm lecchese, capofila, si sono schierati UniverLecco, il Polo territoriale del Politecnico di Milano e l’unità di Lecco del CNR ITIA (Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione, uno dei 7 istituti che costituiscono il Polo della Ricerca recentemente inaugurato in via Previati). Il tutto con il supporto scientifico dei centri clinici IRCCS Medea e ospedale Valduce-Villa Beretta.
Tutti i particolari su “La Provincia di Lecco” in edicola domenica 3 gennaio
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