Bps: un altro semestre da record

Risultato netto di periodo di 263,6 milioni di euro. Nuovo record per la Banca popolare di Sondrio che dopo il miglior risultato di sempre nel 2023 e nel primo trimestre 2024 chiude anche la semestrale con un utile netto che non ha precedenti nella storia più che centenaria dell’istituto di credito di piazza Garibaldi fondato nel 1871.

La relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno esaminata ed approvata ieri dal consiglio di amministrazione della banca riunitosi sotto la presidenza dell’avvocato Francesco Venosta non lascia dubbi sullo stato di salute della banca. Il risultato corrisponde ad un incremento del 27,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un traguardo che consolida nuovamente il percorso di crescita costante della banca.

«I risultati conseguiti nel secondo trimestre confermano il trend più che positivo di crescita osservato sin da inizio anno - commenta Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale della Banca popolare di Sondrio - consentendoci di presentare una semestrale proiettata di nuovo verso l’alto, con l’utile netto che si attesta a 263,6 milioni di euro, trainato dallo sviluppo dell’attività bancaria caratteristica in rialzo di oltre il 20% anno su anno. Notevole la capacità di adattamento del business agli aspetti evolutivi del sistema economico, sia nei territori di radicamento storico sia in quelli in cui ci stiamo espandendo, in una logica di crescita e di sostenibilità dei risultati nel medio-lungo periodo. Rimaniamo al fianco di famiglie e imprese nell’affrontare con determinazione gli elementi di incertezza, ancora molto significativa, che discendono dall’instabilità del quadro geopolitico internazionale e dalla debolezza dell’espansione congiunturale».

Dunque, mentre i dati macroeconomici più aggiornati diffusi dall’Istat corroborano le analisi dei principali centri di ricerca che vedono l’economia italiana mantenersi su un percorso di moderata espansione con stime di crescita del Pil nel 2024 al di sotto dell’1%, il Gruppo Banca popolare di Sondrio ha confermato la propria forza commerciale e la capacità di affrontare le sfide del contesto competitivo in cui opera come mostrano gli indicatori economico-finanziari di maggior rilievo.

Il risultato netto di periodo, positivo come abbiamo anticipato per 263,6 milioni di euro, riflette il consistente rafforzamento dell’attività bancaria caratteristica i cui proventi si attestano a 750,7 milioni di euro (+20,7% rispetto al 30 giugno 2023; margine di interesse +25,9% e commissioni nette +9,3%). Un dato che beneficia anche del positivo contributo delle attività finanziarie per 69,5 milioni (+15,1%), mentre sconta un incremento dei costi operativi che si sono attestati a 317,8 milioni di euro (+14,1%), e delle rettifiche di valore nette che hanno cifrato 103,3 milioni di euro (+30,9%); il cost-income ratio evidenzia un ulteriore miglioramento portandosi al 39,1% dal 40,6%.

Gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario risultano pari a 21,3 milioni in riduzione dai 40,9 milioni del periodo di confronto, in virtù del venir meno del contributo ordinario al Fondo di risoluzione unico, il cui plafond, come comunicato dal Single Resolution Board a febbraio 2024, è stato raggiunto. I coefficienti fully phased, al netto di un dividendo maturato nel periodo per 145 milioni di euro complessivi, corrispondenti ad un payout del 55%, segnano 15,8% con riferimento al CET1 ratio e 18,6% per il Total Capital ratio. L’incidenza dei crediti deteriorati lordi, sintetizzata dall’indicatore NPL ratio lordo, si riduce al 3,8% dal 4,2% del giugno 2023 ed è in linea con il 3,7% di fine anno.

L’incidenza delle esposizioni deteriorate nette, che riflette gli elevati accantonamenti, si attesta invece all’1,6% dall’1,7% del giugno 2023. Il costo del rischio si attesta a 60 punti base rispetto ai 47 del periodo di confronto, in diminuzione rispetto ai 65 punti base di fine anno. «Siamo fiduciosi di poter proseguire in questo percorso virtuoso di crescita della performance anche nella seconda parte del 2024 - dice Pedranzini -. I risultati sono il frutto di un modello di business solido, equilibrato e opportunamente diversificato che mira a soddisfare i bisogni e le aspettative della clientela, remunerando appieno il capitale di rischio che soci e investitori hanno voluto consegnarci. Lo faremo, come sempre, puntando sullo sviluppo e sulla cura di relazioni di lungo periodo, sugli investimenti atti ad assicurare una macchina operativa sempre più snella, flessibile e resiliente».

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