Sport / Sondrio e cintura
Mercoledì 17 Luglio 2013
Bovo, l’emozione di un doppio ritorno
Di nuovo al Torino, è ancora a Bormio
Il difensore era già stato in Valtellina l’anno scorso quando giocava nel Genoa
«Non è facile inserirsi in squadre con questa identità, ma io farò il massimo»
In attesa di qualche bomba di mercato- la squalifica del portiere Gillet costringerà la società ad acquistare un portiere esperto da affiancare al nostro Padelli- a Bormio è scoppiata la “granata”-mania.
A far salire ancora di più l’entusiasmo nell’ambiente è giunto a Bormio il presidente Urbano Cairo. Bormio effettivamente è il posto dei “presidenti calienti” visto che prima negli anni scorsi sono giunti nella Magnifica Terra, Vittorio Cecchi Gori con la Fiorentina, Luciano Gaucci col Perugia, e buon ultimo lo scorso anno Enrico Preziosi col Genoa. In quel Genoa c’era anche Cesare Bovo, difensore centrale passato nel corso dell’estate al Toro.
Per lui si tratta di un doppio ritorno: sia al Torino, dove aveva giocato nel 2007 per sei mesi, sia a Bormio visto che anche la scorsa estate era con qui con altri due compagni di squadra attuali che hanno fatto lo stesso viaggio da Genova a Torino, ovvero Emiliano Moretti e Ciro Immobile.
Bovo avrà il compito non facile di sostituire nel cure della difesa uno dei cardini delle ultime stagioni, Angelo Ogbonna passato alla Juventus. «Mi piace fare il regista della difesa, sia a tre che a quattro. Nel Torino cerco il riscatto dopo una stagione, la scorsa, nella quale ho giocato meno del previsto».
Dotato di un tiro molto potente oltre alla solidità difensiva potrebbe portare anche qualche gol sui calci piazzati visto che non ci sono grandi specialisti nella rosa attuale. Più che a Ogbonna, però Bovo nel cuore dei tifosi granata, per il modo di stare in campo potrebbe fare tornare alla mente un altro grande libero della storia del Toro, ovvero Roberto Cravero, il capitano di quel Torino allenato da Emiliano Mondonico che si arrese all’Ajax nella finale di Coppa Uefa. Come accaduto lo scorso anno a Genoa, il traguardo è la permanenza in serie A: «Vogliamo una salvezza tranquilla- afferma il centrale difensivo-. Ho trovato un grande gruppo nel quale mi sono inserito subito bene. Mi fa piacere che i tifosi siano contenti del mio ritorno».
Dopo gli anni non facilissimi di Genova, prima stagione costellata da infortuni, la seconda penalizzato dalle scelte degli allenatori, Bovo cerca quella continuità di impiego per diventare un punto di riferimento sia per i compagni sia per i tifosi. Duro, roccioso e di temperamento può diventare un altro Pasquale Bruno, indiscusso beniamino del popolo granata. Nel ritiro cercherà di inserirsi in un sistema di gioco, quello di Ventura, estremamente collaudato: «Non è mai facile inserirsi in squadre che hanno un’identità ben precisa di gioco. Da parte mia do la massima disponibilità a rispettare le indicazioni del mister. So che gli piace che si giochi sempre la palla e questa è una particolarità che si addice alle mie caratteristiche».
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