Homepage / Tirano e Alta valle
Lunedì 27 Maggio 2013
Bormio Terme: crescono
ricavi e costi energetici
Uno straordinario più 31,31%, invece, per il settore dell'estetica, dato che testimonia il gradimento del restyling che ha interessato questo settore rifatto sia quanto al look estetico sia per quanto riguarda le modalità di vendita
Se quest'ultima rimarrà probabilmente un'utopia - ad oggi più del 97% di Bormio Terme è rappresentato da capitale pubblico - sicuramente Renato Fuchs non perde occasione per proporre correttivi, per ascoltare i soci, per esaminare dati e pensare ai progetti futuri, per la maggior parte improntati alle famiglie.
Nonostante il segno meno di bilancio, risalito però rispetto allo scorso anno, innanzitutto da segnalare che nel 2012 i ricavi sono aumentati rispetto all'anno precedente, ma purtroppo anche i costi, su tutti quelli del personale e dell'elettricità.
Anche lo stabilimento termale ha chiaramente sofferto della criticità della congiuntura economica, tuttavia ha retto abbastanza bene. Complessivamente gli accessi sono diminuiti solo del 2,74% rispetto all'esercizio 2011 passando da un totale complessivo di presenze pari a 326.067 ai 317.131 del 2012 con un decremento di 8.936 presenze.
Gli utenti paganti - utenti spot - sono invece aumentati di 9.712 unità passando da 144.474 passaggi a 154.186.
Relativamente alle presenze per reparto, segno più per le cure a pagamento passate dalle 20.091 del 2011 a 21.824 dello scorso anno; segno meno, invece, per quelle convenzionate con l'Asl (scese da 63.695 a 59.577) e per il settore benessere (da 237.835 a 229.892).
Uno straordinario più 31,31%, invece, per il settore dell'estetica, dato che testimonia il gradimento del restyling che ha interessato questo settore rifatto sia quanto al look estetico sia per quanto riguarda le modalità di vendita. Qui le presenze sono lievitate da 4.446 a 5.838 utenti; ottima anche l'idea di spostare il reparto vendita dal piano terra all'ingresso della piscina, scelta premiata in termini di ricavi. L'esercizio 2012 si è chiuso con 3.721.414 euro di ricavi, più 4,4% rispetto allo scorso esercizio.
Il trend rilevato sta proseguendo nel 2013; facendo un raffronto dei primi tre mesi, a fine marzo i ricavi caratteristici ammontavano a complessivi 1.067.452 rispetto ad euro 1.045.317 dello stesso periodo dello scorso anno con un incremento del 2,12%.
A fronte di questi dati positivi, Fuchs ha però registrato la pesante voce dei costi a partire da quelli dell'energia, aumentati nonostante l'applicazione di politiche sui consumi specifiche ed oculate ma che però hanno permesso solo in parte di compensare gli importanti aumenti di prezzo.
Su tutti due dati: nel 2011 sono stati consumati 2.774.427 kWh per un totale di spesa di 373.729 euro, mentre nel 2012 il consumo si è ridotto a 2.666.449 kWh per un importo di 421.688 euro ovvero a fronte di una riduzione dei consumi del 4% la fatturazione di energia elettrica è aumentata di quasi il 13%. L'altro elemento che incide sui costi (più 146.635 euro) sono quelli relativi al personale «che però - ha commentato Fuchs - vogliamo sempre in numero sufficiente e capace per garantire servizi di qualità».
Ai fini del contenimento dei costi il consiglio di amministrazione, dal dicembre scorso, ha modificato periodi ed orari di apertura dello stabilimento per ottimizzare le spese di personale e dei consumi. E se questa scelta all'inizio era stata criticata dall'utenza (in particolar modo l'apertura posticipata alle 10 al posto delle 9), i dati di bilancio danno sicuramente ragione al cda. Le ore di accesso settimanali alla struttura sono passate dalle 88 precedenti a 74, in linea con le principali rinomate strutture termali dell'arco alpino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA