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Venerdì 25 Gennaio 2013
Bormio, sparisce
un altro ambulatorio
Doccia fredda per le parti sindacali. Erano state convocate dai vertici dell'Azienda ospedaliera per discutere soprattutto dell'attività aziendale connessa all'Emergenza e Urgenza e, invece, a sorpresa, sul tavolo è approdato il trasloco dell'odontoiatria
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«Tutto a un tratto abbiamo scoperto che verrà trasferito, e anche a breve, dal presidio di Bormio al Morelli di Sondalo l'ambulatorio odontoiatrico lì attivo - precisa Claudio Bottà, della Funzione Pubblica Cgil, presente all'incontro con la collega Laura Rigamonti -. Siamo rimasti di sasso anche perché, di questa eventualità, non si è mai saputo niente. Non era nel piano di riorganizzazione e, in ogni caso, fermi restando tutti gli approfondimenti del caso da parte nostra, siamo contrari a una simile eventualità - aggiunge il sindacalista - in quanto tale da creare disagio agli utenti di Bormio. Non è spostandovi i servizi ambulatoriali dislocati sul territorio che si valorizza la struttura dell'ospedale sondalino».
Dura anche la presa di posizione di Marco Contessa, segreteria generale della Funzione Pubblica Cisl, presente all'incontro insieme a Emanuele Merazzi, così come esterrefatti sono rimasti i rappresentanti delle Rsu aziendali, Fabio Panighetti in primis.
«Quanto riferitoci questa mattina da Gianola in merito al presidio di Bormio è inaccettabile - tuona Contessa - e vedrà la Cisl dare dura battaglia». «Entro sera stenderò una lettera da inviare ai sindaci di Bormio, Giuseppe Occhi<+tondo>, e di Tirano, Pietro Del Simone, affinché si prendano carico del problema e agiscano a tutela dei propri cittadini e del proprio territorio. Perché qui si sta svuotando il presidio di Bormio e si stanno creando solo disagi ai cittadini».
Chiara la posizione di Contessa che precisa, oltretutto, il fatto che «con l'ambulatorio di odontoiatria viene trasferito a Sondalo anche tutto il personale infermieristico assegnato ai poliambulatori. Un'iniziativa aziendale in netta contrapposizione con le linee programmatiche fino ad ora esplicitate e che prevedevano un percorso di riorganizzazione delle attività ospedaliere, mentre per quelle diagnostiche ed ambulatoriali si ribadiva la volontà di dare risposte sul territorio senza, necessariamente, accentrare tutto. Invece, l'azione incessante - incalza il sindacalista - messa a punto dalla direzione dell'Aovv lascia intuire la volontà di svuotare il presidio di Bormio e, in prospettiva, quello di Tirano, allo scopo di far confluire tutto nei maggiori presidi ospedalieri».
Eventualità da scongiurare «per il fatto che - conclude Contessa - si va ad obbligare la popolazione dell'Alta Valle a confluire su Sondalo per tutta l'attività ambulatoriale, anche per quella che poteva essere lasciata sul posto. Cosa che sta avvenendo anche per la dialisi dove è esplicita la volontà (non i tempi) per cui sia quella di Bormio sia quella di Tirano debbano finire a Sondalo». C'è spazio per un'ultima riflessione: «Ciò che ben evidenzia come la sanità di montagna - termina Contessa - non dipenda dal territorio o dalle esigenze dei cittadini, ma solo da un mero conto economico, o peggio, dalla volontà di alcuni dirigenti».
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Bormio si ribella: basta tagli alla sanità