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Venerdì 19 Aprile 2013
Bormio, sempre gravissimo
il pensionato ferito da bomba
E oltre al preoccupante aspetto sanitario, sulla vicenda sono già intervenute la Procura e la Prefettura che dovranno far luce non solo sull'accaduto ma soprattutto sul perché un ordigno bellico si trovasse di fatto nella casa dell'uomo. Titolare del fascicolo è il pm Elvira Antonelli. Nel frattempo ieri la Prefettura ha diramato un invito alla popolazione
Elettricista in pensione, celibe, dalla ricostruzione dell'accaduto sembra che stesse armeggiando con un trapano per forare la bomba che pensava non avesse più nulla al suo interno. Invece, nonostante l'età del residuato bellico, all'interno si trovava un po' di polvere che è esplosa di fatto spappolando un piede del pensionato. L'altro arto inferiore ha riportato delle fratture (in primis il femore) a causa del rinculo dello scoppio.
Le conseguenze più preoccupanti, però, sono quelle legate alla scheggia che è entrata nell'occhio dell'uomo. Prontamente asportata, ha però causato delle emorragie alla testa i cui effetti devono ancora essere accertati con certezza. «Oggi pomeriggio - ha spiegato ieri un parente - verrà effettuata un'ulteriore Tac e poi forse potremo sapere le conseguenze sul cervello. Ad oggi non è dato sapere se ci siano o meno gravi ripercussioni. Le condizioni di Lino sono comunque gravi».
E oltre al preoccupante aspetto sanitario, sulla vicenda sono già intervenute la Procura e la Prefettura che dovranno far luce non solo sull'accaduto ma soprattutto sul perché un ordigno bellico si trovasse di fatto nella casa dell'uomo. Titolare del fascicolo è il pm Elvira Antonelli. Nel frattempo ieri la Prefettura ha diramato un invito alla popolazione.
«In relazione alla notizia - si legge nella nota - delle gravi lesioni riportate da un cittadino residente a Bormio a seguito della manipolazione, all'interno della propria abitazione, di un ordigno inesploso, invitiamo tutti i cittadini ad astenersi dal raccogliere e manipolare ordigni bellici inesplosi comunque ritrovati, in considerazione delle gravissime conseguenze che da tali condotte possono derivare alla incolumità personale e altrui».
In caso di ritrovamento degli ordigni, i cittadini - questo l'appello - sono invitati a segnalare, lasciando sul luogo di ritrovamento gli ordigni, «la presenza sul terreno dei medesimi alla più vicina forza di polizia per l'adozione delle immediate misure di tutela della incolumità pubblica, fatto salvo il successivo intervento degli organi del Genio Militare competente per territorio, istituzionalmente preposti alla rimozione e alla bonifica, attivati dalla Prefettura».
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