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Mercoledì 20 Marzo 2013
Bormio, la preferita
dai turisti della Russia
Ma cosa attrae questa clientela tra l'altro unanimemente riconosciuta come di «alta qualità»? La risposta l'hanno data loro, i turisti: piste di sci tenute perfettamente, l'acqua termale, l'ottima gastronomia locale ma anche un'accoglienza che si sta facendo sempre più consona allo stile di vita ed alle esigenze dei russi
Ma cosa attrae questa clientela tra l'altro unanimemente riconosciuta come di «alta qualità»? La risposta l'hanno data loro, i turisti: piste di sci tenute perfettamente, l'acqua termale, l'ottima gastronomia locale ma anche un'accoglienza che si sta facendo sempre più consona allo stile di vita ed alle esigenze dei russi.
Un esempio su tutti: i lunedì di benvenuto. La serata cioé per consuetudine riservata alla presentazione del programma settimanale e alle tradizioni e gastronomia della Magnifica Terra che quest'anno si è trasformata in una festa speciale per il Natale russo che ricorre il 7 gennaio (la data diversa è dovuta all'uso del calendario giuliano) alla quale, una settimana dopo, ha fatto seguito il Capodanno.
Il clou delle presenze a Bormio, infatti, si è registrato tra il 6 ed il 13 gennaio, tra l'altro date in perfetta sincronia con l'inizio delle scuole e la fine delle vacanze natalizie degli italiani. «Quest'anno la serata di benvenuto - ha ricordato Marco Mutti, presidente dell'Associazione Bormio Commercio che si occupa delle iniziative di accoglienza del lunedì - è stata dedicata ai russi con tanto di interprete ufficiale che ha tradotto i vari momenti. Anche durante tutta la stagione invernale, oltre all'italiano e all'inglese, le serate di benvenuto vengono tradotte in russo oppure, a seconda delle settimane, in lingua polacca».
Gli operatori di Bormio, oltre al "nostro" Babbo Natale hanno imparato anche la storia e le tradizioni legate al «Died Moroz» (il «nonno gelo») che porta i doni accompagnato da una figura femminile dalla doppia tradizione: o la Babuschka, la "nonna" in russo oppure, nella maggioranza dei casi, viene accompagnato da Snjegòrushka (fiocco di neve), una giovane e bella ragazza.
Per comprendere appieno i riscontri registrati sinora dal mercato russo a Bormio, secondo i dati Aiafav (quelli degli impianti a fune, cifre legate alle agenzie viaggio), le presenze di russi sulle piste sono passate dai 1.259 arrivi della stagione 2010/2011, ai 1981 dello scorso anno, ai 1833 relativi alla stagione ancora in corso. Un trend nettamente in crescita, quindi, che dev'essere comparato con le fonti alberghiere che già parlano di un aumento del 4,6%. Questo sta a significare che i russi hanno una certa autonomia nella scelta della destinazione e prenotazione; dopo il primo approccio con l'agenzia, scoperto il posto e trovatolo accogliente prediligono prenotare da soli (booking.com, expedia...).
Raffrontando i due mesi più interessanti quanto a presenze, nel dicembre del 2011 sono state registrate 2.055 presenze nelle strutture ricettive passate a 16.852 nel gennaio del 2012 (per un totale di 18.907) mentre, nei medesimi due mesi dell'attuale stagione invernale, si è passati rispettivamente a 2.638 a dicembre ed a 17.139 a gennaio di quest'anno per un totale di 19.777.
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