Bormio: gli italiani lontano dal podio smorzano le polemiche sulla pista

Problemi, problemi, problemi. Chi mastica F1 non gli è sfuggito che è il leitmotiv del commentatore della F1 su Sky, Carlo Vanzini ottimo speaker al parterre di Bormio. Problemi o meglio errori di troppo che hanno fatto scivolare gli azzurri ieri fuori dalla top ten. Mattia Casse ha concluso undicesimo, ma con un grave errore nel finale costato probabilmente un’altra top five dopo il 4° in discesa. «Se considero che nelle ultime due stagioni non ho finito la gara, il risultato di oggi non è male – sono le parole di Mattia Casse – Le sensazioni oggi non erano buonissime, so che questo non è un superG adatto a me, ma ho attaccato comunque ed ho fatto un errore nell’ultima parte. La storia dice che non sono mai andato particolarmente bene su questa pista ma abbiamo lavorato tanto. Per me è stata una settimana buona, è vero che ho commesso due errori, ma ora posso registrare ulteriormente le cose in vista di gennaio. Quest’anno c’è il gran ritorno del SuperG di Kitzbühel e mi voglio divertire con quello».

Mattia Casse il quale dall’alto della sua esperienza da 34enne risponde così alla domanda se le polemiche dei francesi circa la contestata preparazione della Pista Stelvio da parte degli organizzatori, influissero sulla resa psicologica. «In questi giorni non si parla d’altro ma io ricordo ad esempio come a Kitzbuehel un anno si sia interrotta una gara dopo la discesa del trentesimo per le molteplici cadute in pista tra cui Svindal. -accadde nel 2016 quando la gara che venne poi comunque convalidata vide la vittoria di Peter Fill. Tra gli infortunati anche gli austriaci Streitberger e Reichelt, ndr-. Noi atleti -continua il vincitore del Super G della Val Gardena però siamo anche abituati facciamo velocità, abbiamo medie altissime non pensiamo troppo ai se e ai ma».

«Non posso essere contento del mio piazzamento – è stato invece il commento di Paris. Non sono riuscito a trovare le giuste linee e su questa pista appena sei in difesa perdi terreno. Oggi -ieri ndr- in alcuni tratti ho avuto sensazioni migliori, ma manca la fiducia per mollare a tutta. Ora spero di mettere a posto un po’ di cose prima di Wengen. Giovanni Franzoni? sta crescendo bene, deve ancora fare alcuni step ma va bene così».