Cronaca / Lecco città
Giovedì 27 Ottobre 2016
Bonifica dall’amianto nelle ditte
«Le risorse sono insufficienti»
Artigianato: critiche anche sulle modalità di presentazione delle domande
Daniele Riva: «Saranno molte le piccole aziende che resteranno escluse»
Risorse insufficienti, tempi stretti per le domande e passaggi burocratici complicati. In sintesi, è il giudizio di Confartigianato Lecco sulle agevolazioni concesse dal ministero dell’Ambiente alle imprese per interventi di bonifica dall’amianto.
Ieri si sono aperti i termini per accedere ai contributi. E - come ricorda una nota di Confartigianato - «l’intervento consiste in un credito d’imposta del 50% per investimenti da 20mila a 400mila euro realizzati nel 2016, distribuito su tre anni».
L’associazione rileva che «le risorse disponibili ammontano, a livello nazionale, a 17 milioni di euro. Facendo due conti, si capisce come la cifra sia esigua, in grado forse di soddisfare le richieste di un paio di centinaia di imprese in tutta Italia. Inoltre, ancora una volta, ci penserà la burocrazia a mettere i bastoni tra le ruote ai piccoli imprenditori. Per attivare la procedura occorre prima registrarsi on line sul sito del ministero dell’Ambiente, e poi attendere il 16 novembre, giorno dal quale si potrà far partire la richiesta, inserendo tutta la documentazione attestante la realizzazione degli interventi di bonifica».
Confartigianato Lecco sottolinea l’eccessivo ritardo nell’uscita del decreto attuativo, pubblicato il 17 ottobre a distanza di quattro mesi dalla deliberazione. «I tempi ristretti per elaborare le richieste - sottolinea le nota - e le insufficienti risorse disponibili, non possono favorire le micro e piccole imprese che per l’ennesima volta si troveranno a sfidarsi in un’altra “lotteria delle agevolazioni” per accedere ai fondi ministeriali».
«La nostra associazione – commenta Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco - è pronta a fornire l’assistenza necessaria alle imprese per affrontare quel che è di fatto un altro click day. Non è certo il tipo di supporto che vorremmo offrire, in quanto queste modalità di accesso ai pochi contributi disponibili lasciano sempre scontenti i molti artigiani che rimangono esclusi. Il problema dell’amianto nelle strutture produttive è serio, e sarebbero necessari strumenti più efficaci per sostenere le micro e piccole imprese in investimenti importanti, che peraltro non hanno riscontri in termini produttivi. Va anche detto che potrà accedere ai contributi solo chi ha già investito nella bonifica delle proprie strutture, mentre non avranno modo di beneficiarne coloro che, in assenza di chiarezza sull’effettiva accessibilità ai fondi, hanno atteso fino ad oggi dovendo fare i conti con le proprie disponibilità economiche».
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