Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 09 Maggio 2017
«Bisogna ragionare sulla fusione
I Comuni da soli costano troppo»
Montagna in Valtellina: lo spunto di riflessione del consigliere Abbiati nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale.
«Un problema quanto mai attuale, quello del riassetto delle amministrazioni e della gestione associata dei servizi, sui quale a mio giudizio urge aprire una discussione approfondita e articolata e ipotizzare una fusione, perché il compito di un’amministrazione è quello di fornire ed erogare servizi, ma anche di razionalizzare le risorse».
A sollecitare il gruppo di governo di Montagna è stato Benedetto Abbiati: nel corso dell’ultima seduta il consigliere di minoranza è partito da un dato oggettivo. Cioè dal costo pro capite del personale comunale - all’incirca 200 euro l’anno -, desunto dal conto consuntivo 2016 licenziato a maggioranza: «Doverosa una premessa: la mia non è una critica nei confronti di chi lavora in municipio. Anzi, il loro operato è più che apprezzato. Analizzando però la spesa corrente - ha fatto notare scorrendo il consuntivo, presentato dall’assessore Francesca Gugiatti, dal quale è emerso un avanzo di amministrazione pari a 700mila euro circa, 300mila dei quali impegnati - balza all’occhio un’elevata incidenza del costo dei lavoratori dipendenti: sostanzialmente ogni cittadino di Montagna paga 200 euro annui a testa, dai neonati agli ultranovantenni», per un totale di poco più di 3.000 residenti. «Mi sembra un’incidenza molto elevata il 25% del totale del bilancio - all’incirca 600mila euro le spese per il personale -. Secondo me è un tema che andrebbe affrontato, quello di unire le forze con altri Comune, e cercare di spendere meglio le risorse».
Abbiati ha altresì fatto notare quanto lavoro ogni dipendente svolge. Partendo proprio dal documento sul tavolo: «Questo conto consuntivo è formato da tante pagine e corredato da 43 allegati. Un documento corposo, frutto di ore di lavoro - la sottolineatura del consigliere di opposizione -. Immagino che se fatto per 12mila cittadini, anziché per 3.000, ci vorrebbe lo stesso tempo. Ritengo dunque sia doveroso porci una domanda: è questo il migliore impiego delle risorse. Dobbiamo chiederci se 200 euro che ogni cittadino paga ogni anno siano utilizzati in modo razionale».
«L’osservazione è sicuramente condivisibile - ha risposto il sindaco Angelo Di Cino-. Anche nei precedenti consigli è stata da voi sollevata la questione della fusione di Comuni» ha riconosciuto alla minoranza. «Sono però passaggi che vanno intrapresi con altri sindaci - ha continuato -. Si sta ragionando a livello di funzioni sociali, però vedo che si incontrano diversi ostacoli. È senza dubbio un tema e un dibattito importante, ma mi sembra che a Montagna sia difficile andare in questa direzione».
Replica, quella del sindaco, che ha solo in parte soddisfatto Abbiati, che ha controbattutto: «Ribadisco: la mia osservazione non entra assolutamente nel merito delle competenze e della buona volontà del personale. Non penso però sia civicamente corretto dire, che se nessuno ci dice di cambiare, allora si continua così».
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