Cronaca / Valchiavenna
Domenica 22 Dicembre 2013
Bimbi intossicati,
niente allarmismi
Chiavenna, l’ultimo piccolo ricoverato sta migliorando e forse tornerà a casa per Natale - Tra chi ha avuto contatto con i bambini contagiati però resta alta l’attenzione
«Invito tutti a tenere alto il livello di attenzione per due settimane, poi potremo dire di aver superato questa situazione». Niente allarmismi inutili e controproducenti, ma occhi ben aperti per non farsi trovare impreparati in caso di sospetti. Dopo il quarto caso di Sindrome emolitico uremica, il medico Gianluigi Ardissino del Centro per la cura e lo studio della Seu fa il punto sulla situazione e chiarisce i reali rischi di questa fase. Un intervento più che mai opportuno, anche perché dopo la notizia dell’ultimo caso si sono riaccese le preoccupazioni sia a Chiavenna, sia nei paesi vicini, a cominciare dalla Val Bregaglia.
«La situazione al momento è molto tranquilla. Pur ammettendo la possibilità di sorprese, devo dire che non me le aspetto. In ogni epidemia c’è la fase del contagio secondario, con i rischi di trasmissione dell’agente infettante nel contesto familiare. Si tratta di una coda dell’evento primario. Il nuovo caso – il quarto – di Seu rientra proprio nella fase secondaria. Oggi non c’è alcun positivo in circolazione a noi noto fra coloro che sono stati controllati. Tutti i positivi sono stati negativizzati con il trattamento antibiotico. L’ultimo soggetto in cura ora è ospite della nostra struttura dopo avere sviluppato la malattia. Sta bene, meglio dei giorni scorsi, e confidiamo di riuscire a rimandarlo a casa per Natale o al massimo nei giorni successivi».
L’attenzione rimane elevata anche per i bambini che, al di fuori dal contesto del primo asilo di Chiavenna, sono venuti a contatto con un soggetto ammalato. «Tutte le procedure da seguire sono ben note agli operatori dell’Asl, ai medici e al personale della scuola. C’è un’attenzione speciale, ma niente di più. Sono passate due settimane da quando l’ultimo bimbo ha lasciato la scuola: non ha mai frequentato l’istituto in condizioni a rischio. La malattia si propaga con sintomi precisi e ha un’incubazione breve. In ogni caso invito tutti a tenere alto il livello di osservazione per i sintomi gastrointestinali, a cominciare dalla diarrea, e a rivolgersi ai medici in casi sospetti. Se fra due settimane non ci saranno altri eventi, potremo dire di avere superato questa fase. Teniamo presente che in questo periodo dell’anno ci sono altre malattie con questi sintomi fra i bambini».
Intanto oggi dalle 14 alle 20 i volontari del progetto Alice Onlus – Associazione per la lotta alla sindrome emolitico uremica – promuoveranno la vendita di calendari da parete e da tavolo e dei biglietti d’auguri solidali in piazza del Comune a Chiavenna. I genitori che hanno apprezzato la competenza e le qualità - sia professionali, sia umane – dei medici e di tutto lo staff di Ardissino vogliono esprimere con questo impegno la propria riconoscenza a un gruppo di professionisti che, grazie a uno straordinario lavoro, ha ottenuto risultati molto importanti. «Questa dimostrazione di solidarietà da parte di una piccola comunità come quella di Chiavenna per noi è motivo di soddisfazione», conclude Ardissino.
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