Cronaca / Valchiavenna
Martedì 18 Aprile 2017
Biciclette a noleggio, entro l’estate il servizio nell’area della stazione
A fornire su richiesta le due ruote a Chiavenna sarà una realtà che possiede già delle “basi” in Valtellina. Gli spazi sono quelli del deposito dei sacchi per i rifiuti.
Il 2017 sarà l’anno buono. Sta per arrivare, e i tempi erano ormai maturi da qualche anno, il primo servizio di noleggio biciclette della Valchiavenna. Una iniziativa pubblico-privata che vedrà coinvolta una già introdotta realtà operante in Valtellina, i dettagli non sono ancora stati svelati, che andrà ad operare sul territorio di Chiavenna. A servizio, ovviamente, di tutta la valle. Per quanto riguarda la tempistica tutto potrebbe concretizzarsi già durante l’estate.
L’idea è quella di concedere ai privati la gestione dell’area delle Ferrovie dello Stato che attualmente viene utilizzata dall’amministrazione comunale di Chiavenna come ricovero e punto di distribuzione dei sacchi per i rifiuti. Lì andrebbe ad insediarsi l’azienda che fornirebbe su richiesta biciclette, ma non solo. Anche attrezzatura complementare all’attività su due ruote. Dal seggiolino per bambini al casco.
Il parco bici garantito sarebbe abbastanza vasto. Sui va dalle classiche mountain bike alle city bike, dai tandem alle fatbike fino, per chi proprio non ce la fa, ad una vasta gamma di bicicletta con pedalata assistita. Con il motorino elettrico, insomma. Da questo punto di vista non si sa se il punto sarà collegato in qualche modo alla stazione delle e-bike di Prata Camportaccio. Realtà mai decollata anche perché mancante di un’altra stazione in valle. Proprio quello dell’e-bike sembra essere il mercato che tira maggiormente. Probabilmente perché i turisti appassionati che arrivano in Valchiavenna per andare appositamente in mtb vengono direttamente già con la loro bicicletta, evitando di noleggiare mezzi che non conoscono bene. Rimane il mercato di coloro che vogliono fare una scampagnata e spesso non hanno le capacità di pedalare a lungo o su percorsi duri. Nell’assenza di un operatore “istituzionalizzato” alcune realtà ricettive della valle si sono arrangiate cercando di mettere a disposizione dei clienti qualche mezzo. Ovvio, però, che in questo caso si parla di una realtà diversa, dotata anche di stazioni in Valtellina. Da cui si potrà provenire o verso cui si potrà andare senza avere l’obbligo di riconsegnare il mezzo nella stessa stazione.
Negli ultimi anni è stato fatto molto per migliorare la rete delle piste ciclabili in Valchiavenna. Attualmente risulta coperta da percorsi esclusivi, o misti, tutta la zona compresa tra Verceia e Villa di Chiavenna. Scoperta, invece, la Valle Spluga dove i problemi più grossi sono legati alla conformazione della valle che rende non proprio agevole pensare alla realizzazione di percorsi. Due progettati negli anni scorsi, quelli da Vho di San Giacomo a Campodolcino e da Starleggia a Isola di Madesimo, sono stati abbandonati. Almeno per il momento. Il punto di noleggio sarebbe collocato abbastanza al centro di questa rete e non lontano dalla pista che dall’Alpetto collega Prata Camportaccio al centro di Chiavenna.
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