Bianzone resta senza medico di base

Il nuovo ambulatorio nell’ex sede della cooperativa sociale dei lavoratori è pronto da due anni, ma resta vuoto. Preoccupato il sindaco Sertorio: «Il problema è legato all’assenza di medici»

Oltre il danno, la beffa a Bianzone. Ambulatorio medico concluso da un paio di anni – nell’ex sede della cooperativa sociale dei lavoratori - rimasto vuoto. Il giovane medico di medicina generale Terzio Righini ha rinunciato all’incarico e, così, i cittadini di Bianzone – non tutti certo, si parla di 1300 assistiti – si ritrovano senza medico di base.

Una situazione di estrema fragilità in ambito di assistenza che sta interessando, come noto, l’intero distretto di Tirano. A Bianzone l’amarezza è tanta, però. Qualcuno ha anche ventilato l’ipotesi di avviare una raccolta firme, ma poi ci è ha ripensato perché il problema è che non ci sono medici di medicina generale contro cui le armi sono poche.

«In passato l’ambulatorio medico si trovava sopra la biblioteca di fronte alle scuole, ma poi lo abbiamo spostato in piazza Ezio Vanoni, di fianco alla farmacia – spiega il sindaco, Christian Sertorio -. Abbiamo demolito l’ex cooperativa e vi abbiamo realizzato un edificio nuovo di due piani. Il problema è che ora siamo rimasti senza il medico di base e, dunque, l’ambulatorio al momento è vuoto. Alcuni cittadini di Bianzone sono assistiti da altri medici del territorio, mentre quelli rimasti scoperti al momento si rivolgono all’ambulatorio medico temporaneo alla casa di comunità ex ospedale di Tirano, dove il servizio viene prestato cinque giorni alla settimana da quattro medici a rotazione e altri due a supporto».

Il sindaco Sertorio non nasconde la sua preoccupazione che ha esternato contattando il direttore dell’unità organizzativa complessa area territoriale Alta Valtellina ad interim, Vittorio Colombini. «Mi è stato confermato che il problema è legato all’assenza di medici – prosegue Sertorio -. Ho proposto di attivare una sorta di succursale dell’ambulatorio medico temporaneo di Tirano, ma risulta impossibile al momento. Stiamo cercando di capire cosa possiamo fare a fronte di questa situazione così difficile che riguarda non soltanto Bianzone, ma l’intero distretto di Tirano. La farmacia comunale ci dà una mano in tal senso, aiutando gli anziani che hanno maggiore difficoltà, ma chiaramente non si può sostituire al servizio di un medico di base».

Da capire anche come eventualmente utilizzare gli spazi dell’ambulatorio nuovi di zecca, se si riesca a trovare innanzitutto un nuovo medico o se si possa attivare un servizio ambulatoriale di assistenza con qualche specialista, un po’ come avviene, ad esempio, a Castello dell’Acqua.

Del tema sanità si è parlato di recente anche in consiglio comunale a Tirano con l’interpellanza presentata dal capogruppo di minoranza, Marco Agutoli, che ha bollato il comportamento di Asst di «inefficienza» e «poca lungimiranza», visto che si sapeva in anticipo del pensionamento di alcuni medici e ha chiesto al sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria locale, di far sentire con urgenza la sua voce nelle stanze opportune tutelando la salute dei cittadini. Il sindaco di Tirano, Stefania Stoppani, si è attivata con Asst per la soluzione del laboratorio temporaneo e ha garantito che continuerà a monitorare la situazione, aggiornando il consiglio e cittadinanza su questa problematica.

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