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Mercoledì 25 Gennaio 2012
Bergamo Antiquaria
Il successo prosegue
Alla Fiera di Bergamo arrivi da tutto il Nord Italia per ammirare l'alto antiquariato presentato da 80 galleristi provenienti da tutta Italia. Apprezzamenti anche per le due importanti mostre collaterali “Meraviglie della Natura”, nature morte dal XVI° al XIX° secolo, e “Sacre presenze”, sculture lignee dal XIII° al XV° secolo.
Per i tanti amanti del settore la nona edizione di Bergamo Antiquaria prosegue sino alle ore 20 di domenica 29 gennaio. BergamoAntiquaria conquista gli addetti ai lavori, ma non solo. Durante i primi giorni di apertura della mostra mercato allestita alla Fiera di Bergamo da Media Consulter di Sergio Radici, in collaborazione con Promoberg, oltre agli appassionati ed esperti di alto antiquariato non sono infatti mancati i neofiti, che proprio grazie a Bergamo Antiquaria hanno la possibilità di scoprire un settore affascinante e redditizio.
Affascinante perché le opere portate a Bergamo sono di assoluta qualità e ricche di Storia. Redditizio in quanto, nonostante la crisi non abbia risparmiato nessuno, i pezzi di alto antiquariato rimangono una più che valida alternativa agli investimenti finanziari e immobiliari. BergamoAntiquaria ha registrato un successo non indifferente di pubblico e critica sin dal suo debutto, un riscontro positivo che la conferma tra il novero delle manifestazioni d'antiquariato di livello nazionale.
L'edizione 2012 presenta ottanta tra le più quotate gallerie antiquarie italiane, da Bergamo a Napoli, passando per Brescia, Milano, Bologna, Firenze e Roma, per citare solo alcuni dei centri cardine del settore da cui provengono gli espositori. Bergamo Antiquaria è un viaggio affascinante tra le epoche e gli stili diversi, dove argenti, mobili, dipinti, maioliche, tappeti, gioielli, sculture e quant'altro sono i testimoni dell'evolversi del gusto e dell'arte nella storia.
Come da tradizione, Bergamo Antiquaria presenta anche due mostre collaterali di grande interesse e importanza: “Meraviglie della Natura” nature morte dal XVI° al XIX° secolo, a cura di Flavio Poggi, e “Sacre presenze” Sculture lignee dal XIII° al XV° secolo, a cura di Emo Antinori Petrini. Ma ad attirare l'attenzione di molti visitatori anche “Il Beone 1886”, l'opera di Cesare Tallone ritenuto un capolavoro assoluto della pittura italiana dell'Ottocento.
L'opera (un olio su tela cm. 196x105) è fuori dal mercato antiquario dal 1921, quando, dopo essere stata esposta all'Accademia Carrara di Bergamo, fu acquistata da un privato. Cesare Tallone fu direttore dell'Accademia Carrara di Bergamo dal 1885 al 1898, prima di essere chiamato a dirigere il più importante ateneo d'Europa, l'Accademia di Brera, a Milano, dove ebbe tra i suoi allievi Bonzagni, Carrà, Funi, Sant'Elia, Boccioni, Carpi, Dudreville, Tosi, Bucci.
Tallone a ragione va considerato uno dei grandi protagonisti della pittura italiana dell'Ottocento e del Verismo italiano, in piena sintonia con la poetica di Giovanni Verga e di tutti gli intellettuali europei che sposarono questo comune sentire dalla metà dell'Ottocento in avanti. La grande tela ha un notevole curriculum nazionale e internazionale avendo partecipato per volontà dello stesso Tallone a diverse esposizioni, tra le quali citiamo quelle di Milano (1886), Venezia e Parigi, (1887) e Bergamo (1921).
Bergamo Antiquaria è aperta tutti i giorni, dalle 15 alle 20. Sabato e domenica, dalle 10 alle 20. Chiusura domenica 29 gennaio, ore 20. Ingresso: € 10,00
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