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Domenica 18 Marzo 2012
Benzina verso i due euro
A Lecco cosa ci costerà
Il prezzo del carburante ha raggiunto livelli record. Se non dovesse scendere, gli automobilisti alla fine dell'anno avranno speso circa 200 euro in più rispetto al 2011. Situazione critica anche per i distributori
Se non dovesse scendere, gli automobilisti alla fine dell'anno avranno speso circa 200 euro in più rispetto al 2011.
Mettiamoci nei panni di un normale cittadino che tutti i giorni prende l'auto per andare in ufficio, portare i figli a scuola e fare la spesa. Lo scorso gennaio, quando si recava a fare benzina, per esempio al distributore Eni, pagava un litro di "verde" 1,673 euro. Ieri 1,797: ben 12,4 centesimi in più.
Immaginiamo che il nostro cittadino guidi un'auto di piccola-media cilindrata, come per esempio una Punto o una Golf: se fosse andato ieri a fare il pieno avrebbe speso circa 80 euro, sei in più rispetto a tre mesi fa. Se facesse il pieno due volte al mese, alla fine dell'anno arriverebbe a spendere 1.920 euro. Confrontando la somma con i 1.776 euro che pagava lo scorso anno, l'aumento è di circa 144 euro.
Mettiamo caso che, invece, il nostro cittadino sia in possesso di un'auto più grande, come un'Audi o una Mercedes. Di media per lui il pieno costa circa 112 euro, nove in più rispetto a tre mesi fa. Che in un anno, considerando sempre due "pieni" al mese, viene a essere 2.688 euro. Una somma che supera di 216 euro la spesa dello scorso anno (pari a 2.472 euro).
È vero che chi ha la carta sconto può risparmiare da dieci a 18 centesimi al litro sulla benzina verde, ma cresce il malcontento degli automobilisti. Anche quelli che guidano auto che vanno a "gasolio". Carburante che, da gennaio a oggi, è passato da 1,650 a 1,720 euro al litro, con un aumento di sette centesimi (fonte Eni).
«Tutti i clienti reclamano - racconta un benzinaio - Aspettiamo provvedimenti seri che continuano a ritardare. Non capiamo il perché di tale lentezza».
Nell'attesa di trovare una soluzione, infatti, il Governo ha perso un milione di euro di accise al giorno - che in una settimana fa sette milioni di euro - a causa del "pendolarismo del pieno" verso la Svizzera, che p;egrave; incrementato a causa degli ultimi aumenti.
Abbiamo già considerato la variazione di prezzo dall'inizio dell'anno a oggi. Ma solo nell'ultimo mese la benzina verde è passata da 1,729 a 1,842 euro al litro; il gasolio da 1,681 a 1,742 (fonte Totale Erg). In Canton Ticino, invece, la benzina costa tra i 1,57 e 1,58 al euro al litro.
Di conseguenza, sono soprattutto i benzinai nelle zone di confine a passarsela male. Rispetto ai cinque milioni di litri di benzina venduti nel marzo dello scorso anno, questo mese i volumi erogati non arriveranno a metà. I gestori hanno perso in un anno il 50% di benzina e il 42% di gasolio.
La proposta della Regione, dei benzinai e dei parlamentari è quella di avere uno sconto flessibile sulla benzina (e non bloccato, come è oggi per i possessori della carta sconto), in modo da rendere il prezzo uguale al di qua e al di là dal confine; l'estensione al gasolio quando la differenza supera i cinque centesimi il litro e, pur con divergenze, l'ampliamento della fascia agevolata oltre i 20 chilometri. Ma il Governo indugia.
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