Economia / Valchiavenna
Venerdì 08 Gennaio 2016
Benzina in Svizzera. Il viaggio per il pieno non è conveniente
Grazie alla carta sconto della Regione Lombardia prezzi uguali o con pochissimi centesimi di differenza. Colpa anche del franco, da un anno diventato più forte.
Italia batte Svizzera: il viaggio per il pieno non conviene. Nei Comuni di confine della Valchiavenna il rifornimento è vantaggioso grazie alla Carta sconto benzina che la Regione ha rifinanziato, in Bassa Valtellina ci sono prezzi uguali o superiori di pochissimi centesimi a quelli elvetici.
È arrivata alla fine dell’anno la fumata bianca in Consiglio regionale per lo sconto carburanti, con il voto a favore dell’impegno di spesa da destinare alla Carta sconto carburanti: otto milioni di euro per ogni anno nel triennio 2016/2018.
Senza carta sconto, infatti, un litro di senza piombo nei Comuni di confine – ad esempio in Valchiavenna - costa ben più che nei Grigioni. Secondo i dati che abbiamo raccolto negli ultimi due giorni, in riva alla Mera in media si sta di poco sotto l’euro e mezzo per un litro di senza piombo, mentre in Bregaglia svizzera si supera di poco l’euro e trenta. Ecco qui la rilevanza della carta sconto, che è veramente decisiva. Come si legge sul sito di Regione Lombardia, da un anno per gli automobilisti dei Comuni che distano da zero a dieci chilometri dal confine (quelli della fascia A) lo sconto è pari a 23 centesimi per ogni litro di carburante. Per quelli della fascia B, che distano da dieci a venti chilometri, lo sconto è di quindici. Nel primo caso, utilizzando la tessera, si scende al di sotto del prezzo elvetico di alcuni centesimi, arrivando a circa 1,27 euro, mentre nel secondo lo si supera di poco (1,35 euro). In ogni caso, il viaggio da Chiavenna alla Svizzera non è conveniente.
Al di fuori dalla fascia di confine, nei Comuni che non possono contare sullo sconto, il prezzo scende prima di alcuni centesimi rispetto a quello di Chiavenna, poi gradualmente arriva a 1,33 al distributore dell’Iperal Fuentes. Con venti euro, in quest’ultimo caso, si fanno quindici litri abbondanti di senza piombo. Per gli automobilisti che non possono contare sullo sconto, la differenza per un pieno di cinquanta litri ammonta a una manciata di euro e diviene significativa soprattutto in caso di rifornimenti frequenti. Il vantaggio si accentua nel caso del diesel. Premessa la mancanza di competitività a livello di prezzo delle stazioni di servizio elvetiche, dove il gasolio costa più di 1,40 euro al litro, all’Iperal Fuentes il prezzo è di 1,14 euro. Lo sconto di otto centesimi della Regione per i Comuni di fascia A, in questo caso, non permette ai distributori chiavennaschi – che vendono a circa 1,42 euro meno gli otto centesimi sopra citati – di essere particolarmente competitivi. Con un pieno di cinquanta litri, la differenza (tra circa 1,14 e 1,34) è di circa dieci euro. Diventano frequenti, in questo caso, i passaggi ai self service dell’Iperal di Piantedo.
Alle pompe di benzina elvetiche abbiamo osservato la presenza di alcune auto con targa italiana. Si tratta soprattutto di vetture guidate da automobilisti che lavorano nei Grigioni e risiedono nella Bregaglia italiana, oppure di turisti diretti in Engadina. Il viaggio fatto apposta per il pieno, insomma, in questo periodo, anche grazie al franco che da circa un anno è diventato più forte, sembra non esserci più.
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