Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 04 Dicembre 2017
Benzina carissima nell’area di Chiavenna
«Carta sconto inutile»
Il Pd locale: «La super costa in media 14 centesimi in più rispetto alla zona di Morbegno. Chiediamo alla Regione di affrontare il problema».
«In Valchiavenna il rifornimento costa 14 centesimi al litro in più rispetto al Morbegnese: chiediamo alla Regione di affrontare questo problema». Il circolo del Partito democratico porta al Pirellone la questione della benzina carissima nella zona di Chiavenna (lo stesso problema è emerso anche nei centri del Comasco vicini al confine).
Considerati i prezzi, che in Svizzera sono inferiori di circa 30 centesimi al litro, i vantaggi della carta sconto, di cui si è parlato molto nei giorni scorsi, sono praticamente vanificati. E visto che la questione è stata sollevata da vari mesi in riva alla Mera, ma nessuno né a livello locale, né a Milano, se n’è occupato in maniera efficace, il coordinatore Daniele Tavasci chiede di non fare più finta di niente.
«Il meccanismo della carta sconto carburante è tornato sotto i riflettori in questi giorni, grazie all’emendamento del senatore Pd Mauro Del Barba, che ha permesso di ripristinare il fondo per la copertura economica: ora che l’emendamento è stato approvato, è utile concentrarsi sull’attualità di questo meccanismo, anche alla luce delle recenti denunce uscite sulla stampa locale», premette Tavasci ricordando un servizio realizzato da “La Provincia”.
In questo momento, i Comuni della Valchiavenna beneficiari dello sconto sono divisi in due fasce: Chiavenna, Madesimo, Campodolcino, Villa di Chiavenna e Piuro sono in fascia A - a meno di 10 chilometri dal confine svizzero - e Gordona, Samolaco, Mese, Prata Camportaccio e San Giacomo Filippo sono in fascia B, essendo tra i 10 e i 20 chilometri. Novate Mezzola e Verceia sono invece gli unici Comuni della Valchiavenna esclusi da questa misura.
«Attualmente lo sconto previsto per i residenti dei Comuni in fascia A è di 23 centesimi al litro per la benzina e di 8 centesimi al litro per il gasolio, mentre quelli dei Comuni compresi nella fascia B hanno soltanto lo sconto di 15 centesimi per la benzina», aggiunge Tavasci. «Controllando i dati ufficiali del ministero per lo Sviluppo Economico, risulta che il prezzo praticato dalle pompe valchiavennasche è sensibilmente più elevato - in alcuni casi di oltre i 10 centesimi al litro - rispetto a quello medio del resto della provincia. Il confronto con la zona di Morbegno è ancora più impietoso: la benzina costa in media 14 centesimi in più, cosa che di fatto - almeno per i Comuni in fascia B - vanifica del tutto l’utilizzo della Carta Sconto. Il gasolio invece risulta comunque più costoso, anche utilizzando la carta sconto, persino nei Comuni in fascia A».
Insomma, non solo la Svizzera è più conveniente, ma secondo il Pd per buona parte dei cittadini della Valchiavenna risulta più vantaggioso fare rifornimento da distributori italiani fuori fascia, che presso quelli locali utilizzando la carta sconto. «Il problema non è più solo evitare che gli automobilisti si rechino in Svizzera a fare il pieno, ma anche accertarsi che effettivamente i soldi pubblici stanziati per la carta servano ad aiutare i cittadini, e non le compagnie petrolifere che decidono il prezzo alle pompe».
Per questo motivo il circolo della Valchiavenna ha esposto la situazione del mandamento col consigliere regionale del Partito democratico Raffaele Straniero. «Gli abbiamo chiesto di portare la questione in consiglio, poiché è la Regione che stabilisce l’ammontare dello sconto, verificando ogni tre mesi la differenza di prezzo rispetto alla Svizzera. Ci aspettiamo che la questione venga al più presto affrontata, anche a livello locale: è un’anomalia troppo evidente che va chiarita al più presto».
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