Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 13 Dicembre 2013
Belluno insieme a Sondrio
«Una battaglia d’avanguardia»
I rappresentanti del movimento autonomista veneto incontrano oggi il ministro Delrio
«Faremo valere le nostre ragioni» - E gli consegneranno i drappi bianchi delle due province
Ne sono convinti, al punto da aver fatto quattro ore di viaggio per arrivare a Sondrio e da voler copiare, pari pari, l’iniziativa dei drappi bianchi: la battaglia per l’elettività delle province interamente montane è una lotta d’avanguardia necessaria per garantire il futuro delle popolazioni.
C’erano anche i rappresentanti del comitato autonomista di Belluno ieri mattina a palazzo Muzio a fianco del presidente Massimo Sertori.
Adolfo Bortoluzzi e Stefano Del Favero hanno testimoniato con la loro presenza la vicinanza e la totale condivisione di pensieri ed opere. «Vogliamo il riconoscimento della specificità, che significa anche elettività dell’ente - ha detto Bortoluzzi - per consentire alla gente delle nostre valli di continuare a vivere il territorio perché se non riusciremo a dare prospettive nei prossimi dieci anni assisteremo allo spopolamento della montagna e ad un crollo verticale».
Dal comitato di Belluno sono convinti che lo Stato debba cambiare passo «perché - dicono - non può fare finta di non veder». Ignorare cioè le disparità evidenti tra territori alpini «che invece, in quanto area omogenea, devono avere le stesse condizioni».
Un punto sul quale batteranno anche oggi quando a Belluno è prevista la visita del ministro Delrio: «Diremo le nostre ragioni e consegneremo nelle sue mani la lettera sottoscritta da 64 Comuni sui 69 complessivi che abbiamo. Abbiamo piegato i partiti al bene comune perché la volontà del territorio, così come da voi, è forte. Vogliamo una Provincia forte ed elettiva, con capacità di autogoverno».
E se gli amici autonomisti di Belluno eseguiranno il “compitino” affidato loro da Sertori, i drappi bianchi con le sigle “So” e Bl” finiranno anche nella mani del ministro Delrio.
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