Bellano: in autunno l’inaugurazione del museo dedicato a Giancarlo Vitali

Il progetto è stato presentato in anteprima a Palazzo Reale a Milano e si inserisce nel percorso di valorizzazione del territorio BAC, Bellano Arte Cultura. Saranno esposte oltre 100 opere dell’artista bellanese

Nasce a Bellano il Museo Giancarlo Vitali. Un luogo dedicato all’artista bellanese che verrà inaugurato in via Alessandro Manzoni 50 il prossimo 29 novembre , data nella quale ricorre l’anniversario della nascita di Vitali.

Il progetto è stato presentato quest’oggi in anteprima a Palazzo Reale a Milano e proprio al Comune del capoluogo lombardo saranno donate due importanti opere dell’artista.

Il Museo Giancarlo Vitali prevede l’esposizione permanente a Palazzo Lorla di oltre cento opere del grande pittore e incisore, una selezione della sua ricchissima produzione di dipinti, disegni e incisioni realizzati in settant’anni di attività.

L’idea del Museo nasce per rendere omaggio a un maestro del Novecento che ha fatto del suo luogo di nascita, Bellano, il tema portante della propria poetica figurativa - esportandola poi oltre i suoi confini grazie ai riconoscimenti nazionali e internazionali - insieme all’idea di riqualificare alcuni spazi storici del paese.

Celebrato con un’ampia antologica a Palazzo Reale nel 2017 visitata da oltre 80mila persone, Giancarlo Vitali (1929-2018) è stato pittore e incisore orgogliosamente e ostinatamente locale, ed è proprio questa l’origine della sua universalità di artista. “Gli anticorpi maturati dentro la sua terra, seguendo null’altro che la propria vocazione, gli permettono un disincanto etico rispetto alle contraddizioni proprie dell’uomo di oggi”, scrive Mario Botta. La svolta della sua vita artistica avviene nel 1983 con la “scoperta” da parte di Giovanni Testori, con il quale stringe un sodalizio e un’amicizia profonda che dura sino alla morte dello scrittore, nel 1993. Testori scrive di Vitali in toni altissimi dedicando alla “scoperta” dell’artista un elzeviro di un’intera pagina su Il Corriere della Sera intitolato “I fasti della pittura”, e sarà lui stesso a curarne la prima personale a Milano nel 1985. Vitali dedica all’amico scrittore diversi ritratti e proprio due di questi, Occhi di Testori (1986) e Ritratto di Testori (1986), saranno donati dalla famiglia Vitali al Comune di Milano - Area Musei d’Arte Moderna e Contemporanea in occasione dell’apertura del Museo.

Il Comune di Milano conserva già nelle proprie collezioni 45 preziose incisioni di Giancarlo Vitali, donate in occasione della mostra organizzata dalla Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli del Castello Sforzesco nel 1994, quando fu anche realizzato il primo catalogo ragionato della sua opera incisa (1980-1993). Nelle collezioni cittadine sono presenti anche due ritratti di benefattori nella Quadreria della Ca’ Granda.

Il progetto del Museo Giancarlo Vitali nasce in occasione della donazione di un importante nucleo di opere (un centinaio di dipinti, altrettanti disegni e l’intero corpus incisorio che conta 560 fogli) da parte della famiglia Vitali al Comune di Bellano e all’Associazione ArchiViVitali ETS, che riunisce gli archivi dell’artista con l’obiettivo di costituire un centro studi permanente e un laboratorio di progettazione espositiva teso al dialogo fra i linguaggi del moderno e del contemporaneo. Punto di riferimento per gli studi sull’opera pittorica e grafica di Giancarlo Vitali, il Museo presenta mostre che gettano nuova luce sulla ricerca dell’artista, cui si accostano affondi sull’opera di autori del suo tempo, ma anche sguardi al panorama più recente in un gioco di vasi comunicanti e affinità elettive.

Votato alla sperimentazione ma radicato sul territorio, il Museo si presenta come uno spazio dinamico, dove la lezione di Vitali si intreccia alle esperienze delle nuove generazioni, e dove l’incontro fra memoria passata e visione futura attiva connessioni virtuose.

Il Museo sorgerà al piano terra della dimora storica di Palazzo Lorla, che conserva i segni di una stratificazione millenaria ed è considerato l’anima culturale del paese, e si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione del territorio di Bellano che prende il nome di BAC (Bellano Arte Cultura): un itinerario di un chilometro e 200 metri che comprende monumenti storici, naturalistici e spazi espositivi, a partire dall’Orrido, una gola naturale che risale all’epoca glaciale, percorribile attraverso delle passerelle ancorate alla roccia all’altezza di circa 50 mt dall’alveo del Fiume Pioverna, visitato nel 2023 da 240mila persone; la chiesa di Santa Marta che ospita il Compianto sul Cristo morto, l’imponente gruppo di otto statue in legno policromo realizzate da Giovanni Angelo Del Maino tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, restaurato ed esposto nella mostra Il corpo e l’anima, allestita al Louvre di Parigi e al Castello Sforzesco di Milano nel 2021; lo spazio San Nicolao che riaprirà in settembre completamente restaurato per accogliere le mostre di arte contemporanea accanto alla raccolta permanente di sculture di Danilo Vitali, la chiesa patronale che è monumento nazionale con la facciata bicromia realizzata dai Maestri Comacini, fino al futuro Parco delle sculture e al centro dedicato all’arte contemporanea che darà nuova vita allo storico Cotonificio Cantoni.

Il Museo sarà realizzato da ArchiViVitali ETS grazie al sostegno di donatori e al contributo di Fondazione Cariplo. Per la raccolta fondi è stato istituito un apposito Fondo Museo Giancarlo Vitali presso la Fondazione Comunitaria del Lecchese.

Oltre 100 le opere di Giancarlo Vitali allestite in quattro ambienti di diversa struttura, che suddividono e alternano i dipinti - i grandi ritratti, le tavole sparecchiate e le nature morte, le carni squartate, i fiori e i girasoli - mentre le incisioni e i disegni saranno accolti in una enorme teca circolare in dialogo con le carte esposte a rotazione e per scelte tematiche.

Il progetto, curato da Vitali Studio, traccia un percorso espositivo eterogeneo in stretto dialogo con gli elementi architettonici preesistenti a cui è restituita visibilità e funzione con il fine di non disperdere la relazione di empatia e autenticità che lega storicamente questo edificio a Bellano. Il disegno prevede la demolizione delle pareti divisorie e la realizzazione di nuovi elementi geometrici “mobili”, costituiti da materiali diversi come il legno e l’acciaio zincato, che s’inseriscono nelle antiche sale come elementi sganciati con l’obiettivo di generare prospettive più ampie e effetti stranianti.

Le opere di Giancarlo Vitali, esposte con ritmo alternato e rimodellato da geometrie impreviste, stabiliscono dialoghi e contrasti fra gli elementi esistenti e i nuovi ambienti, concorrendo a ridefinire un’alternanza di luoghi e caratteri apparentemente diversi, focalizzati con ironia e punti di vista insoliti, rintracciabili da angolazioni diverse.

L’uscita verso il giardino invita il visitatore a sostare di fronte a un grande dipinto murale immerso nel verde e, contemporaneamente, apre lo sguardo verso una nitida sobrietà della casa che s’affaccia sul parco verso est, fino alla collina in direzione dell’Orrido. Le facciate esterne, l’androne, e la piccola scala barocca sono gli elementi distintivi del palazzo e riportano tracce degli ultimi interventi settecenteschi che delineano il carattere originario dell’immobile nel quale ora si insedia il museo.

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