“Beethoven night”, attesa per la Vivaldi

Concerto Al Sociale l’orchestra diretta da Passerini nella decima sinfonia completata dall’intelligenza artificiale. Protagonista del quarto concerto della serata Lorenzo Balzani che interpreta la storia d’amore di Orfeo e Euridice

“Beethoven night” delle meraviglie domani al Teatro Sociale di Sondrio alle 20.45. Una notte incantata degli Amici della Musica di Sondalo con l’Orchestra Vivaldi diretta dal maestro Lorenzo Passerini, interamente dedicata al “Titano della Nona”.

Modernità

E, come se non bastasse, si esplorerà la nuova dimensione del virtuale con una chiamata alle arti dell’Intelligenza Artificiale a cui è stato affidato l’arduo compito di non reggere il moccolo, ma di ficcare il naso nei pochissimi scampoli di uno “scherzo”, insieme all’intera progenie delle alte composizioni beethoveniane, per venire a capo di una X Sinfonia ex novo. Immenso prodigio della tecnologia moderna. Un embrione vitale incarnato in un “déjà vu”, anzi un “déjà entendu” strappato al miglior Beethoven redivivo. Ma il “Re della Sinfonia” palpiterà ancora “dal vivo” nel sublime “Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra” che rievoca un felice ritorno dall’Ade. Anche se infausto è il suo epilogo.

Epica trasfigurazione del mito di Orfeo che con la sua musica ottunde le menti e commuove le fiere, Cerbero e Caronte varcando le mefitiche acque dello Stige, e persino le perverse e feroci Erinni, Plutone in persona e la spietata Persefone, pur di riavere indietro la bella Euridice. Straziante il suo amore per il “perduto amor”, fiore reciso anzitempo, intonando al canto le corde della sua lira.

Supplica agli dei

Accorata e stringente la sua supplica: “O dei, che vivete nel mondo degl’Inferi, dove noi tutti, esseri mortali, dobbiamo finire. Avrei voluto poter sopportare il dolore, e non nego di aver tentato: ha vinto Amore! …Per questi luoghi paurosi, per questo immane abisso, per i silenzi di questo immenso regno, vi prego, ritessete il destino anzitempo infranto di Euridice!”. E allora finanche le Furie, commosse dal canto, versarono lacrime di commozione, né ebbero cuore, regina e re degli abissi, di opporre un rifiuto alla sua preghiera, e chiamarono Euridice.

Sulla soglia degli Inferi però lei si volse indietro rompendo l’incantamento della rinascita, per perdersi per sempre nell’Oltretomba. Il “quarto” concerto beethoveniano è adrenalinico e travolgente. A parlarne il fine esecutore della serata al Teatro Sociale, tra i maggiori esperti beethoveniani al mondo: il grande pianista e insigne didatta Vincenzo Balzani: “In questo concerto, tramite la magia della musica, l’amore tra Orfeo ed Euridice trionferà sulle avversità del Fato e persino sulle forze oscure degli Inferi! Beethoven, raggiunta la piena maturità concilia Apollo e Dioniso mirabilmente nel terzo movimento dopo il geniale dialogo tra Orfeo ed il tribunale degli inferi.

Orfeo moderno

L’orchestra e il principio di Opposizione (il tribunale) ed il piano il principio implorante (Orfeo che chiede di ridare ad Euridice la possibilità di tornare con lui nella vita terrena) in estrema sintesi dalla prima frase enunciata dal pianoforte, Beethoven per tutto il concerto canta come un Orfeo moderno il suo amore per la vita per la natura, per l’ uomo, dal raccoglimento intimistico del primo tema (quasi andamento di danza figurata..) al solare stacco del terzo tempo sincopato e scoppiettante all’ evocante e magico richiamo del re maggiore (delle battute 80/90) musica tutta e tutta musica con una tensione che letteralmente ipnotizza chi lo ascolta ed esalta chi lo esegue”.

Ultimo tassello di uno strepitoso concerto, infine, la “Settima Sinfonia” beethoveniana: un euritmico “Inno alla Danza” che imprigiona l’essenza stessa del tempo. Una magia imperdibile e irresistibile da vivere domani.

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