Beata Vergine del Rosario a Sondrio,
via ai lavori all’interno della chiesa

Cominciati lunedì, sono in corso degli importanti lavori per il rifacimento completo dell’impianto elettrico e di illuminazione, accompagnati da quelli per la risistemazione degli spazi liturgici del presbiterio

A settant’anni dalla posa della prima pietra il 3 ottobre 1954, la chiesa della Beata Vergine del Rosario di Sondrio, aperta al culto il 17 ottobre 1960, cambierà per la prima volta aspetto al suo interno. Cominciati lunedì, sono in corso degli importanti lavori per il rifacimento completo dell’impianto elettrico e di illuminazione, accompagnati da quelli per la risistemazione degli spazi liturgici del presbiterio. «Il motivo di questo intervento è duplice - spiega l’arciprete, don Christian Bricola -. Innanzitutto, migliorare la bellezza della liturgia perché per pregare bene serve pure sentire bene, ma anche vedere bene. In secondo luogo, mettere a norma l’impianto elettrico che risale alla costruzione della chiesa, cioè agli anni Sessanta, fatta eccezione per i neon sulle colonne che sono stati sostituiti con le luci attuali».

Negli scorsi mesi, il Consiglio parrocchiale degli affari economici ha valutato diverse proposte progettuali, mentre per la sistemazione del presbiterio ci si è confrontati con l’Ufficio liturgico diocesano. Se per gli interventi sugli impianti i lavori sono affidati a una ditta locale, i lavori in presbiterio sono svolti da alcuni volontari, coordinati dal collaboratore parrocchiale don Mirco Sosio, che in tenuta da muratore ha imbracciato il martello pneumatico per alcune piccole demolizioni e poi, con badile e carriola, ha trasferito le macerie fuori dalla chiesa.

«L’intervento più grosso - evidenzia don Mirco - riguarda gli impianti elettrici e di illuminazione, con la posa di nuovi cavi e l’installazione di nuove luci anche secondo quanto previsto dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana. Saranno tutte a led e potremo ridurre fino a un terzo i consumi. Sarà poi realizzato un pannello per convogliare tutte le accensioni e i comandi in un solo punto».

Sfruttando la chiusura della chiesa per gli interventi sugli impianti, in questi giorni si è proceduto a smantellare il vecchio pulpito, ormai inutilizzato, a rimuovere una pedana posticcia che sosteneva la consolle dell’organo a canne, che sarà collocata a livello dell’assemblea. Anche la sede per chi presiede le celebrazioni troverà nuova collocazione e si predisporranno gli spazi per realizzare in futuro un nuovo ambone. Saranno trasferite in una collocazione migliore, con apposita illuminazione al fondo della chiesa, i quadri della Via Crucis realizzati dall’intarsiatore Giorgio Squarcia.

Durante le due settimane previste per i lavori - il cui inizio era previsto per il 7 ottobre, ma è stato rimandato a causa della morte e del funerale di don Silverio Raschetti -, la chiesa rimarrà totalmente chiusa. Le Messe feriali e quelle domenicali vengono celebrate nel vicino salone parrocchiale, interamente rinnovato cinque anni fa. Mentre i funerali sono celebrati nelle altre chiese della città.

Il costo complessivo degli interventi sugli impianti, vista la gratuita del lavoro dei volontari per la sistemazione del presbiterio, è di circa 55mila euro. «In questi anni - riferisce l’arciprete - la parrocchia ha risparmiato, accantonando circa 30mila euro e quindi ne mancano 25mila». Per raccoglierli sarà proposta una colletta straordinaria nelle Messe delle prime domeniche del mese, poi ci saranno altre iniziative «come banchi vendita di torte o altre iniziative da pensare», spiega don Mirco Sosio, ricordando anche la possibilità di offrire contributi attraverso bonifici bancari con detrazione fiscale.

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