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Venerdì 04 Gennaio 2013
Basket, Pozzi a 360 gradi
Anche un progetto benefico
«Adesso sto programmando un soggiorno in Ruanda per dare una mano in un orfanotrofio. L'obiettivo è riuscire, grazie all'aiuto del Basket Scauri e di tutti gli appassionati, ad organizzare un camp di basket nel quale aiutare gli sfortunati bambini ruandesi a giocare e dimenticare un passato troppo duro»
Statistiche eccellenti per il giocatore, nato a Sondalo il 5 aprile 1987, cresciuto nelle giovanili della Pallacanestro Cantù, con la quale ha anche debuttato in serie A a soli 17 anni. Ma per il talentuoso valtellinese la pallacanestro non è tutto nella vita. Già conosciuta la sua passione per la scrittura, negli ultimi anni si è dedicato anche alla musica, senza dimenticare l'aspetto benefico. «Adesso sto programmando un soggiorno in Ruanda per dare una mano in un orfanotrofio - spiega Pozzi, che ha lanciato il suo messaggio sul sito ufficiale della società laziale -. L'obiettivo di questa estate è riuscire, grazie all'aiuto del Basket Scauri e di tutti gli appassionati, ad organizzare un camp di basket nel quale aiutare gli sfortunati bambini ruandesi a giocare e dimenticare un passato troppo duro».
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