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Sabato 07 Aprile 2012
Barzago: fare impresa
non conviene più
«Troppe tasse, troppi rischi e poco guadagno, lavorare in proprio non conviene più», si sfoga Piergiorgio Colombo, artigiano pasticciere di Barzago, che da due o tre anni ha visto ridursi drasticamente gli incassi.
La storia di Piergiorgio Colombo, 40 anni di Barzago, è la dimostrazione che non tutti gli imprenditori che dichiarano al fisco redditi contenuti sono imbroglioni, ma persone che lavorano molto per incassare poco, cercando di reinvestire il possibile per sostenere la crescita dell'azienda.
Piergiorgio Colombo, nel laboratorio artigianale al numero 95 di via Roma a Barzago, sta finendo di sfornare le ultime colombe della giornata. In questo periodo ne fa circa 500, da vendere al negozio Carillon: «La pasticceria va male - racconta l'artigiano - In settimana nessuno compra più dolci artigianali, solo al week end, per festeggiare qualche ricorrenza. La produzione di colombe pasquali è diminuita del 30% rispetto all'anno scorso, colpa anche delle imprese che, se fino a qualche anno fa regalavano il dolce a dipendenti e clienti, adesso non lo fanno più, per via della crisi».
Non va meglio la panetteria: «Riforniamo parecchie mense aziendali, fra cui quella della Rodacciai - spiega Colombo - e mentre nel periodo precrisi riuscivamo a vendere 2 quintali di pane al giorno, oggi i volumi sono scesi a 120 chili circa, che comportano un margine di circa 1.500 euro al mese, tenuto conto del lavoro che ci vuole per produrre il pane, è molto poco». Un altro 30% degli incassi è stato rosicchiato dall'apertura domenicale della grande distribuzione: «La domenica si lavorava sempre bene - racconta l'artigiano - mentre ora gli introiti della domenica sono calati perché la gente va al supermercato».
Con due dipendenti, due furgoni che girano in Brianza per le consegne dalle 6 alle 13, una media di oltre cento euro di tasse pagate all'anno, quel che rimane è uno stipendio che va poco oltre i mille euro: «Non c'è più soddisfazione a fare l'imprenditore, è un rischio eccessivo. E in più ci si mettono i controlli a tappeto del fisco e altre agenzie, che quando ci si mettono riescono sempre a trovare qualcosa che non va, aggravando la situazione con altre tasse e qualche multa. Di questi tempi poi, sembra che gli imprenditori siano stati particolarmente presi di mira. E poi a giugno ci sarà anche la stangata dell'Imu».
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