Barzago combatte la crisi
a colpi di antenne

Trentamila euro l'anno in più. I ripetitori per la telefonia rendono a propria volta un servizio, a fronte però di notori dubbi sui danni alla salute pubblica. Anni fa a Barzago non andò liscia l'installazione della prima antenna: adesso le novità sono due nuove installazioni, una delle quali nelle vicinanze del cimitero

BARZAGO Il primo ad averlo capito era stato Vespasiano: il denaro non puzza, disse, e giù tasse sull'utilizzo dei gabinetti pubblici che - beninteso - rendevano un impagabile servizio alla cittadinanza.

Mutatis - come direbbero proprio gli antichi - mutandis, a Barzago piove manna dall'alto delle nuove antenne dei telefonini: 30 mila euro l'anno in più, in un momento di crisi che più nera non si potrebbe per le pubbliche amministrazioni strette in un cappio mai visto.

I ripetitori per la telefonia rendono a propria volta un servizio, a fronte però di notori dubbi sui danni alla salute pubblica.

Anni fa a Barzago non andò liscia l'installazione della prima antenna che divenne, anzi, un vero caso: adesso le armi sembrano definitivamente deposte e la novità sono due nuove installazioni, una delle quali nelle vicinanze del cimitero.

Tutti i dettagli nel servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola domenica 22 luglio.

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