Bar dell’autostazione di Sondrio, deserta la prima gara

Stazione degli autobus, niente bar per il momento. E’ andata deserta la prima gara indetta dal Comune di Sondrio per dare in locazione i locali nell’autostazione di via Tonale, di cui palazzo pretorio è divenuto proprietario lo scorso anno dopo l’accordo con Rfi e grazie anche ai fondi ottenuti sull’Accordo quadro di sviluppo territoriale (Aqst).

Alla scadenza del termine per la presentazione delle eventuali domande, il 17 aprile, non è arrivata alcuna offerta per gli spazi la cui superficie complessiva è di circa 205 mq, di cui 186 ad uso esclusivo (104 mq di magazzino e 79,41 mq ad uso bar/negozio) e 19 ad uso non esclusivo (ovvero i bagni di cui però il bando prevedeva dovesse occuparsi l’eventuale gestore degli spazi commerciali garantendone l’apertura nei giorni e all’interno delle fasce orarie della biglietteria e di funzionamento dell’autostazione, con l’esclusione della domenica e dei giorni festivi). Per la locazione, il bando partiva da un’offerta, in aumento, di 9.561 euro annui, ovvero 796,75 euro al mese, più Iva se dovuta. Una cifra “scontata” rispetto al mercato in considerazione degli oneri a carico del conduttore per la gestione dei servizi igienici.

Il bando lasciava la possibilità di decidere liberamente se insediare un bar o un’altra attività commerciale, imponendo invece il divieto circa l’apertura di sala giochi, agenzia di scommesse e qualsiasi altra attività «contraria alla legge, all’ordine pubblico, al buon costume, in contrasto con la natura pubblica del soggetto proprietario o che ne ledano l’immagine». La durata del rapporto di locazione proposta nel bando era di 6 anni, rinnovabili di altri sei anni, per consentire l’ammortamento di eventuali investimenti.

Il Comune si era preso l’impegno di intervenire con alcune opere di manutenzione straordinaria nei servizi igienici per una spesa stimata di 8.550 euro più Iva e la cui ultimazione avrebbe determinato la data di stipula del contratto. Avrebbe, appunto, perché per il momento nessuno si è fatto avanti.

Il bar all’interno dell’autostazione, che in passato c’era, sarebbe però un importante punto di riferimento per coloro che vi transitano. Motivo per cui, dopo l’affissione secondo i tempi dell’avviso di gara deserta, c’è da immaginare verrà proposto un altro bando. E d’altra parte la logica che aveva guidato l’amministrazione per il primo resta valida: «Gli immobili comunali, se non utilizzati per finalità istituzionali, devono essere valorizzati in modo da produrre risorse economiche, in ossequio al principio di economicità». Sulla falsa riga, cioè, di quanto già fatto con il bar di piazzale Bertacchi.

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