Bar del Lavello, debiti per 60mila euro

Ghezzi: «Spero si trovi una soluzione»

Si complicano i rapporti tra la Fondazione Monastero del Lavello e l’imprenditore, che ha rilevato le attività del bar e dell’albergo all’interno della struttura.

Il consiglio di amministrazione, presieduto dal presidente Roberto Monteleone, ha infatti votato la scelta di procedere allo sfratto per morosità. Una decisione assunta perché l’imprenditore Gianni Preziosa è ritardo con i pagamenti. Preziosa è subentrato mesi fa al primo gestore, Mario Sesana.

A quanto risulta, il debito sarebbe arrivato ormai attorno ai 60 mila euro. La questione è già stata affidata ai legali. Prima, l’imprenditore aveva proposto di rientrare del debito poco alla volta. La sua proposta era però stata rifiutata. Anzi, la Fondazione aveva presentato un’ingiunzione per ottenere gli affitti arretrati. Lo sfratto è un ulteriore decisione che complica ulteriormente la faccenda.

Monteleone non rilascia dichiarazioni. Non risponde al telefono né alle richieste di chiarimento. Parla invece il sindaco di Calolziocorte, Marco Ghezzi, in qualità di socio.

«Tutto è nato dal fatto che la società ha problemi di liquidità. Speriamo che con l’inizio della bella stagione, possa recuperare. Il CdA ha proceduto con l’ingiunzione e con la proposta di risoluzione del contratto per inadempienza. Penso lo abbiamo dovuto fare perché è quanto previsto dal contratto, che è pubblico. Come risolvere la questione? Penso che Fondazione e imprenditore debbano trovare un punto di caduta comune».

Ghezzi sta cercando di fare da mediatore, per evitare che si arrivi al disastro. Sfrattare l’imprenditore e chiudere il bar e l’albergo sarebbe un clamoroso autogol. Anche per il Comune che aveva fatto i salti mortali per rilanciare il monastero negli scorsi anni.

Dalla riapertura ad oggi, ci sono stati notevoli progressi. Il bar è stato ristrutturato e, specie nei giorni di mercato, lavora benissimo. L’albergo, oggetto di un costoso e sostanziale restyling, è spesso pieno di turisti stranieri.

«Sicuramente non riuscire a trovare un’intesa sarebbe un peccato. Tutti sanno esattamente che cosa ciò potrebbe significare per il monastero. La soluzione comunque ha tempi lunghi. Attendiamo che i rispettivi legali si parlino e decidano come procedere».

La riapertura del Lavello è frutto dell’aggiudicazione della struttura alla società di Mario Sesana nel febbraio 2022. Il quale l’ha recentemente ceduta a Preziosa.

La riapertura del bar del Lavello risale al luglio di due anni fa. L’albergo, invece, ha ricominciato a ospitare turisti solo lo scorso novembre, dopo avere accolto per un anno famiglie di profughi ucraini.

Da due anni a questa parte, inoltre, sono stati numerosi gli eventi organizzati nel monastero, che è tornato ad essere al centro della vita culturale della città.

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