Economia / Tirano e Alta valle
Giovedì 18 Maggio 2017
Bando per immobili da riqualificare
«Tirano apripista»
Il privato comunica al Comune di voler investire, l’ente trasmette la sua domanda di fondi alla Regione. «Sinergia pubblico-privato per investimenti produttivi».
L’imprenditore comunica al Comune di Tirano di voler investire nella riqualificazione di un immobile per destinarlo ad attività ricettiva o servizi. Il Comune inserisce la sua domanda nel bando regionale “Attract – Accordi per l’attrattività” per individuare opportunità insediative nei territori lombardi. La Regione concede fondi al Comune che li utilizzerà per migliorare il territorio in relazione all’infrastruttura che sarà sistemata oppure per semplificare le procedure all’investitore o, ancora, per bonus di riduzione tariffaria.
È questo il succo dell’interessante iniziativa regionale che il Comune di Tirano ha sposato considerandola una proposta che si pone all’avanguardia e mira a sviluppare un rapporto leale tra le imprese, gli investitori e la pubblica amministrazione. «Per Tirano Attract costituisce un’opportunità che può favorire un cambio di passo verso le potenzialità di investimento - afferma l’assessore Sonia Bombardieri -, dando tempi certi e accompagnando le imprese del nostro territorio nell’individuazione di investitori, con una sinergia fra pubblico e privato che può incentivare l’attrazione di investimenti produttivi, in particolare in ambito turistico-ricettivo».
Ma vediamo meglio di cosa si tratta. «La Regione sta studiando misure per dare incentivazioni affinché le imprese arrivino ad installare le proprie attività sul territorio lombardo - spiega Egidio Trisolini, delegato alle Attività Produttive che ha lavorato con l’assessore Sonia Bombardieri -. Ciò potrà avvenire in diverso modo. Le amministrazioni comunali, ad esempio, che già dispongono di aree, con un’estensione di 10mila metri, potranno metterle a disposizione per gli insediamenti produttivi, ma questa proposta non si adatta bene alle zone come la provincia di Sondrio per via delle problematiche del consumo del territorio e del fondovalle. Oppure – seconda possibilità – si può proporre il recupero di fabbricati di proprietà del Comune o privati con mille metri minimi di superficie da destinare ad attività ricettive, servizi, uffici. Il Comune sta facendo ricognizioni su questo tipo di immobili. Un’altra possibilità è quella di incentivare la riqualificazione di immobili di proprietà privata». In sostanza funziona così: il privato si mette in contatto con l’amministrazione, fa domanda di accesso al beneficio, il Comune inserisce le aree nella propria istanza alla Regione. I soldi, a fondo perso, che il Comune percepirà andranno usati per il completamento di opere o per il miglioramento del territorio in relazione con l’immobile in questione.
«Il Comune cercherà di migliorare l’offerta turistica intorno, diminuire i passaggi burocratici - prosegue Trisolini -. In pratica si creeranno le condizioni del territorio per favorire e rendere appetibile l’investimento sull’immobile. Nel bando il Comune dovrà dichiarare i propri intenti come la riduzione sugli oneri di urbanizzazione, la Tari o l’Imu». Importante sottolineare che potranno esserci più domande, ma occorre fare presto. Il termine è il 5 giugno.
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