Bando oratori, premiati tre progetti in provincia di Sondrio

Cinquanta progetti, tre in provincia di Sondrio. Ci sono anche gli oratori valtellinesi tra i beneficiari dei 3,2 milioni di euro messi complessivamente a disposizione da Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e dalle Fondazioni di comunità nell’ambito del bando “Porte aperte” con l’obiettivo di potenziare e migliorare l’offerta educativa e di socialità rivolta a preadolescenti, adolescenti e giovani, valorizzando gli oratori come luoghi di aggregazione comunitaria e promuovendo sinergie territoriali per sostenere il percorso di crescita e benessere delle nuove generazioni e il rafforzamento della comunità educante.

Un bando che ha ottenuto un grandissimo successo. Basti pensare che la dotazione iniziale di 2.250.000 euro stanziati dagli enti promotori è stata incrementata fino ad arrivare ai 3,2 milioni (2.044.600 euro messi a disposizione da Fondazione Cariplo, 444.000 euro da Fondazione Peppino Vismara e 750.000 euro dalle Fondazioni di comunità) per provare a rispondere alle numerosissime richieste ricevute: 163 progetti per una richiesta di contributo di quasi 10 milioni di euro.

«La risposta che abbiamo ricevuto mette in evidenza che la rete degli oratori è viva, ha bisogno di aiuto, per poter offrire a bambini, adolescenti e giovani occasioni positive di socialità» dice Giovanni Azzone, presidente dellaFondazione Cariplo.

«Con questo bando abbiamo stimolato la progettazione di interventi che potessero aprire le porte degli oratori alla “contaminazione” da parte di centinaia di organizzazioni ed enti operanti sui medesimi territori al fine di proporre, soprattutto a ragazzi e giovani, attività ed iniziative che rispondano ai loro attuali bisogni e risultino interessanti e utili per affrontare con maggiori strumenti le crescenti difficoltà connesse ad una fase della vita così importante» aggiunge Paolo Morerio, presidente della Fondazione Peppino Vismara.

I progetti selezionati coinvolgono 269 organizzazioni - 50 in qualità di capofila e 219 come partner - con una ricaduta su 271 oratori. Significativa la presenza delle parrocchie e degli enti ecclesiastici/religiosi, che all’interno dei partenariati dei progetti destinatari di contributo si attesta a 184 enti, il 68% del totale (si ricorda che il bando richiedeva la candidatura di partenariati composti da due soggetti, di cui almeno una parrocchia con oratorio). I progetti sostenuti hanno saputo rispondere in modo convincente alle sollecitazioni del bando, dimostrando capacità di aprirsi al territorio attraverso la costruzione di alleanze educative allargate, finalizzate a prendere in carico i bisogni educativi e di socializzazione dei ragazzi e a sostenere la funzione educativa degli adulti di riferimento. In particolare, si evidenzia l’investimento sulla prevenzione e il contrasto della povertà educativa, sull’inclusione sociale, sull’ampliamento dell’ordinaria attività oratoriana, sul benessere dei ragazzi, sulla promozione del volontariato e della cittadinanza attiva.

Come detto in provincia di Sondrio sono stati individuati 3 progetti. «Questo bando di straordinaria importanza - dice Marco Dell’Acqua, presidente della Fondazione Pro Valtellina e membro della Commissione centrale di beneficenza della Fondazione Cariplo - costituisce una significativa opportunità per i giovani della nostra provincia. Gli oratori locali, come centri vitali di aggregazione, offrono spazi in cui i ragazzi possono crescere, apprendere e interagire con coetanei e adulti. La Fondazione Pro Valtellina ha da sempre ritenuto essenziale costruire una rete solida e coesa con gli oratori del territorio in grado di aumentare le opportunità educative e sociali di qualità, promuovendo una responsabilità educativa condivisa. Dimostrazione ne è il bando per i giovani che all’inizio di ogni estate permette a centinaia di adolescenti coesione, socializzazione e opportunità di crescita educativa e formativa. L’obiettivo è creare un futuro migliore per tutti, valorizzando le risorse locali. Il coinvolgimento attivo della comunità sarà cruciale per il successo di questi progetti, che cercano di soddisfare le immediate necessità dei giovani e di stimolare la loro partecipazione nelle attività comunitarie».

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