Economia / Sondrio e cintura
Domenica 26 Ottobre 2014
Banche, attesa per i test europei
Coinvolte anche le due locali
Domenica alle 12 saranno pubblicati i risultati degli esami della Banca centrale europea sui 131 maggiori istituti dell’eurozona in vista dell’assunzione, da parte della Bce stessa, dei nuovi compiti di vigilanza
Domenica alle 12 saranno pubblicati i risultati degli esami della Banca centrale europea sui 131 maggiori istituti dell’eurozona in vista dell’assunzione, da parte della Bce stessa, dei nuovi compiti di vigilanza a partire dal 4 novembre.
Le “pagelle’”della Bce sono già state recapitate ai diretti interessati: a ciascuna banca l’Eurotower ha inviato gli esiti della revisione degli attivi e degli stress test, con relativa promozione o bocciatura.
Gli istituti italiani oggetto della valutazione sono 15, due di essi come è noto hanno sede in provi cia: Carige, Mps, Credito Valtellinese, Bper, Bpm, Popolare Sondrio, Popolare Vicenza, Banco Popolare, Credito Emiliano, Iccrea Holding, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit, Ubi, Veneto Banca. La valutazione complessiva della Bce (Comprehensive Assessment) viene realizzata su due fronti. Da un lato viene effettuata, con la partecipazione delle autorità nazionali competenti e l’ausilio di consulenti indipendenti, una revisione approfondita della qualità degli attivi delle banche (Asset Quality Review, in breve Aqr). Dall’altro viene effettuato uno stress test che valuta la tenuta dei bilanci agli choc economico-finanziari in uno scenario di base e in uno particolarmente avverso nel periodo 2014-2016.
Il risultato delle simulazioni viene espresso con un indicatore o “ratio” patrimoniale, il Common Equity Tier 1 ratio (Cet1 ratio), espresso in pratica dal capitale ordinario versato, inclusi utili portati a nuovo e riserve, rispetto alle attività ponderate per il rischio. L’esame tiene conto dei rischi rappresentati da credito, mercato, Paese, cartolarizzazione, tassi di interesse. In vista della valutazione l’Autorità bancaria europea (Eba) ha anche dato definizioni omogenee di quali vadano considerati crediti non performanti (non performing loan), che nel nuovo assetto diventano così uguali per le varie banche dell’area euro.
La Bce chiede che nell’Aqr il Cet1 risulti superiore o uguale all’8%. Per gli stress test deve essere superiore o uguale all’8% nello scenario di base e al 5,5% in quello estremo. Risultati inferiori determinano un ammanco o un’esigenza di capitale («capital shortfall»).
Il risultato sarà espresso dalla Bce sia in punti base mancanti rispetto alla percentuale minima richiesta e sia in milioni di euro. Entro 15 giorni poi le banche con esigenze di capitale dovranno presentare dettagliati piani di rafforzamento patrimoniale. Gli esami sono stati condotti sui bilanci del 2013 e potrebbero esserci degli scarti rispetto a quanto fatto nel frattempo dalle banche. Il responso Bce metterà comunque in evidenza anche i risultati a valle di eventuali rafforzamenti patrimoniali realizzati al settembre 2014. Non saranno invece incluse altre iniziative che comunque incidono sul patrimonio (ad esempio le dismissioni). Le ipotesi di stress variano da paese a paese e sono state decise mesi fa in un contesto già molto diverso. Su tutti, per l’Italia lo scenario base considera ad esempio un rialzo del rendimento dei Btp al 2015 del 4,1% e al 5,6% nello shock peggiore. Il Pil 2015 è visto all’1,2% (ben lontano dalle previsioni più recenti), mentre nello scenario peggiore è in calo dell’1,6%. La disoccupazione nel quadro estremo va al 13,7% nel 2015.
I risultati degli stress test sulle banche «dovranno essere interpretati, i dati 2013 vanno poi consolidati con le azioni già fatte dalle banche italiane» che negli ultimi mesi hanno ricapitalizzato per quasi 11 miliardi. Lo ha detto il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini. Inoltre, ha sottolineato, si deve tener conto delle «possibili misure nazionali che possono essere considerate per colmare i deficit. Quindi saranno valutazioni non semplici, per cui un po’ di volatilità sui mercati si potrà avere».Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero circa 25 le banche europee che la Bce si prepara a “bocciare”, ma di queste molte avrebbero già rafforzato il proprio capitale quest’anno, con il risultato che gli istituti con una effettiva carenza da sanare sarebbero una decina.n
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