Cronaca / Valsassina
Giovedì 08 Febbraio 2018
Ballabio, mezzo milione per la pista
«Troppi, non ne vale la pena»
La perizia per la messa in sicurezza parla di interventi per 500 mila euro , il Comune:«Non li spenderemmo nemmeno se li avessimo»
«Se anche avessimo in cassa mezzo milione di euro per mettere in totale sicurezza la pista ciclo pedonale chiusa con ordinanza, non li spenderemmo. Per una questione di equità, di rispetto verso priorità ben più importanti per i cittadini».
In Comune ci si stanno facendo i conti in tasca sulla scorta della perizia che segnala lo stato disastroso di un tratto della ciclopedonale inaugurata a fine 2013, poi chiusa a giugno del ’15 dal neo sindaco, Alessandra Consonni, per pericolo caduta massi. Episodi di distaccamento di pietre si sono verificati finendo sulla pista e il primo cittadino non si fida a riaprirla senza il parere di un professionista.
«La relazione del geologo - dice a questo proposito sempre il vice sindaco Bussola -, dal punto di vista tecnico è all’esame dell’assessore all’ambiente, Stefano Simonetti. Che relazionerà in giunta e in consiglio comunale per sottoporre all’amministrazione le possibili soluzioni. Dai primi riscontri - dice chiaro il delegato al bilancio -, emergono criticità tali su quella pista da potere supporre soluzioni come chiuderla nel punto più critico e riaprirla limitatamente al tratto del sottopassaggio, in modo tale da comunque potere essere percorsa da ciclisti e pedoni». Una pista “monca”, insomma. Anche perché, spiega sempre Giovanni Bruno Bussola: «In alcun tratti, anche se con tutte le protezioni, il rischio distaccamento di materiale pietroso non sarebbe del tutto scongiurato. Spostare il tracciato in modo tale che non sia più così a ridosso della montagna? Costerebbe troppo».
Insomma, tra soldi investiti per la realizzazione della ciclopedonale e la eventuale messa in sicurezza si andrebbe a spendere un milione di euro per due chilometri e mezzo di tracciato. Ipotesi già esclusan B.Gro.
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