Editoriali / Valsassina
Sabato 14 Settembre 2013
Ballabio, il caso della materna
adesso finisce in Parlamento
Ieri l’assemblea con i genitori voluta dal sindaco che ha ammesso la difficoltà a risolvere il problema. Che ora è all’attenzione dell’onorevole Veronica Tentori e del consigliere regionale Raffaele Straniero
«Il problema della scuola dell’infanzia con troppi bambini rispetto all’offerta di insegnanti è il tema di un’interrogazione in parlamento presentata dall’onorevole Veronica Tentorii e della questione si sta occupando anche il consigliere regionale Raffaele Straniero. Gli unici a cui mi sono rivolto che ci stanno aiutando. Già perché ammetto che, nonostante mie ripetuti interessamenti in tutte le sedi deputate, il sindaco non ha contato un accidente».
Luigi Pontiggia ha usato in verità un’altra parola per essere proprio “schietto” davanti ad una platea di mamme, papà e qualche bimbo ieri mattina in aula consiliare. Affiancato dal vice sindaco e dal dirigente del Circolo scolastico Lecco 21 Eugenio Ripamonti, il primo cittadino ha fatto il punto con i genitori dopo che, negli ultimi giorni con la riapertura delle scuole, è arrivata la brutta sorpresa.
Gli ultimi dati riportano 52 bambini iscritti, 7 di questi, per una questione di graduatorie, non potranno godere del tempo prolungato. Rischiavano di rimanere fuori dalla scuola oltre venti bimbi, il Comune ha rimediato incaricando un’educatrice che si farà carico della quinta sezione.
Insomma, qualcosa si è riuscito a fare ma il sindaco non è contento lo stesso. Pontiggia, il giugno scorso, si era esposto in prima persona garantendo che sarebbero arrivate «una o due» nuove insegnanti alla statale dell’infanzia “Pianeta Bimbi”. La Regione ha risposto picche e di questo i genitori hanno chiesto conto allo stesso sindaco, che ha così deciso di convocali tutti in un incontro pubblico per dire come stanno le cose dal suo punto di vista. «La decisione dell’ufficio regionale scolastico di non destinare altro personale all’asilo di Ballabio non si può discutere», ha dato man forte al primo cittadino il dirigente Ripamonti. Che ha pure fornito il suo personale indirizzo di posta elettronica quando una mamma ha fatto presente: «Vi abbiamo anche mandato una mail e non ci avete nemmeno risposto». Per contro, un papà ha ammesso che «abbiamo comunque trovato disponibilità agli uffici scolastici di Lecco».
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