Bagni tutti chiusi sul Coradia, stop in stazione
Ennesimo caso di disservizio sulla linea ferroviaria tra Milano e Tirano.
Due disavventure nel giro di 24 ore, molto diverse tra di loro, ma che hanno in comune il fatto di aver creato problemi ai viaggiatori sulla linea ferroviaria Milano-Tirano e Lecco-Bergamo e di riportare alla luce il dibattito, ma soprattutto il malcontento relativo alla qualità del servizio offerto.
Vittime delle disavventure, i familiari del sondriese Giovanni Balgera con il primo episodio accaduto nel pomeriggio di giovedì della scorsa settimana: «Mia figlia - racconta il sondriese - ha preso il treno da Milano per Sondrio, con arrivo previsto nel capoluogo alle 18,20, giovedì insieme ai suoi due figli, bambini di sei e sette anni. Nel corso del viaggio, però, si è resa conto che la toilette del vagone non funzionava ed era chiusa. Allora, arrivata a Lecco, è scesa, visto che il treno era uno di quelli nuovi (un Coradia n.d.a.) e i vagoni non sono comunicanti tra loro, per provare a usare il bagno dell’altra carrozza».
Un’idea che, però, non ha sortito gli effetti sperati: «Anche la toilette dell’altra carrozza - prosegue Balgera – era chiuso e non funzionante e mia figlia e i bambini hanno pure perso il posto e sono stati costretti a proseguire il viaggio in piedi. Proprio mia figlia, allora, si è rivolta al capotreno spiegando la situazione e lui, gentilissimo, ha detto che a Bellano avrebbe fermato il treno per consentire a mia figlia e al bambino di andare in bagno in stazione».
Così effettivamente è stato, ma la sosta di una decina di minuti a Bellano è arrivata troppo tardi: «Il mio nipotino non è riuscito a resistere - confida il sondriese - in più anche un’altra signora è scesa dal treno per portare il figlio in bagno in stazione, ma senza avvisare il capo-treno che, non sapendo nulla, ha così fatto ripartire il treno con questi due passeggeri ancora a terra. Credo che quanto successo sia una cosa da “terzo mondo”: che senso ha avere treni bellissimi, come i nuovi modelli, se poi le toilette non sono funzionanti in nessuna carrozza? Mi sembra proprio che le cose, anziché migliorare, qui peggiorino sempre.».
Parole che sembrano trovare conferma anche in quanto accaduto il giorno successivo ad un’altra familiare di Balgera: «Venerdì pomeriggio - racconta ancora - mia nipote, che lavora come hostess per Ryanair, è partita in treno dalla Valtellina per raggiungere l’aeroporto di Orio al Serio. Una volta arrivata a Lecco, alle 18, avrebbe dovuto prendere il treno per Bergamo: il convoglio effettivamente era pronto sul binario, ma mancava il macchinista. Ai passeggeri è stato detto che avrebbero dovuto aspettare il treno successivo, che sarebbe partito dopo un’ora. Un’opzione, però, non praticabile per mia nipote che così è stata costretta a prendere un taxi e a spendere 100 euro di tasca propria».
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