Azionisti Creval al voto
C’è una cordata alternativa
Ad aprile urne aperte per i 160mila soci: “Go credito” riunisce imprenditori e professionisti. Nel gruppo Antonio Bartesaghi e Patrizia Guglielmana
Una lista alternativa che correrà alle elezioni per il rinnovo del vertice del Credito Valtellinese. È l’intento che riunisce imprenditori e professionisti nel gruppo “Go credito”, presentato ieri in Confindustria Lecco. Nel gruppo ci sono i lecchesi Antonio Bartesaghi, presidente della Omet, e dall’avvocato Patrizia Guglielmana.
Il Credito Valtellinese ha lo statuto di banca popolare. Ha 160mila soci (voto capitario e ogni socio può portare dieci deleghe), e 4500 dipendenti (molti di loro sono azionisti, ma senza possibilità di avere deleghe). È su questo bacino di voti che si confronteranno le due liste. «È dal 1979 - ricorda Flavio Ferrari, imprenditore brianzolo e portavoce del gruppo “Go credito” - che al Creval non c’è scelta al momento delle elezioni del vertice. Noi ci presentiamo con un progetto di contenuti per dare un’alternativa al momento del voto e nella gestione».
Due liste, 160mila voti da conquistare. Se non è già cominciata, a breve partirà la campagna elettorale, che si concluderà con le elezioni di aprile. Abbiamo chiesto a Ferrari da che basi (in sostanza da quanti voti) parte “Go credito”. Risposta blindata: «È una domanda alla quale al momento non posso rispondere. Abbiamo una base sufficiente per correre». E comunque - ha tenuto a precisare - se al primo giro non dovesse andare, “Go credito” si presenterà alla campagna di autunno, quando le banche popolari saranno spa contendibili: addio a voto capitario, i pacchetti in mano ai singoli azionisti avranno un peso.
Il programma di “Go credito” si fonda sulla valorizzazione di chi lavora allo sportello. «Bisogna ricostruire - sottolinea Ferrari - lo spirito di squadra. I dipendenti di Creval devono recuperare l’orgoglio di appartenere ad una banca che ha sempre lavorato nel territorio e per la crescita delle imprese».
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