Autonomia, la Cisl: «Non raccogliamo firme, vogliamo prima capire»

«La Cisl non raccoglie le firme per l’abrogazione della nuova legge sulle disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata perché non riteniamo essenziale farlo laddove all’articolo 116 della Costituzione c’è un principio costituzionale che deve essere esatto: dall’esigibile nella teoria all’esatto nella pratica».

Lo ha affermato ieri il segretario generale della Cisl di Monza Brianza e Lecco, Mirco Scaccabarozzi, in apertura del Consiglio generale della categoria dei pensionati (Fnp). L’incontro è stato dedicato al tema dell’autonomia differenziata, con una relazione di Paolo Balduzzi, economista dell’Università Cattolica e consulente tecnico della commissione per la scrittura delle pre intese sulla nuova legge.

Al tavolo di presidenza hanno preso parte Enrico Civillini (segretario generale Fnp Cisl MBL), Sergio Marcelli (segretario generale Fnp Cisl Lombardia) e Felice Gianni Sozzi, presidente del Consiglio generale Fnp. «Seppure prossimamente un referendum dovesse decidere per l’abrogazione della norma – ha sottolineato Scaccabarozzi – l’articolo 116, cioè il titolo V riformato nel 2001 a cui la nuova legge dà attuazione, resterebbe in Costituzione, visto che il principio dell’autonomia differenziata ha natura costituzionale».

Diversi i temi aperti da Scaccabarozzi, prima dello scenario complessivo presentato da Balduzzi sul lungo cammino dell’autonomia differenziata, a partire dall’assemblea costituente ad oggi. Fra questi anche il tema della garanzia dei Lep (i livelli essenziali delle prestazioni) e dei residui fiscali, dati dalla differenza fra i trasferimenti che le Regioni ricevono dallo Stato e le tasse pagate. Questione, questa, che è stata decisiva nel dare impulso al dibattito e alle nuova legge. Balduzzi è intervenuto sui pro e i contro del federalismo fiscale, sull’evoluzione storica del federalismo in Italia dalla Costituente ad oggi, sul tema dirimente dei residui fiscali, sulla legge Calderoli e su aspetti critici dell’autonomia differenziata. «Io sono per la sperimentazione – ha affermato Balduzzi a margine della conferenza – e tuttavia ritengo che il referendum molto probabilmente si farà, dal momento che la parte formale è stata più che rispettata. La mia posizione resta quella di far vincere il mantenimento della legge perché voglio vederla sperimentare». Balduzzi non vuol giudicare le diverse prese di posizione sull’eventuale referendum: «Se una persona è soddisfatta della situazione attuale è giusto che voglia abrogare questa legge, mentre se si intende provare a sperimentare una possibilità diversa, ritengo che un po’ di fiducia a questa legge la si dovrebbe dare. Al netto del fatto che con i referendum abrogativi c’è la questione del quorum».

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