Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 04 Febbraio 2017
Aumentano i rifiuti ma si pagherà meno. Bene la differenziata
I dati Secam: Mille tonnellate di spazzatura in più nel 2016, ma il bioessicatore riduce quella per la discarica. Tariffe meno care per enti locali e aziende private
Dopo diversi anni in Valle torna a salire la produzione di spazzatura, quasi un migliaio di tonnellate in più nel 2016, ma aumenta anche la quota di recupero dei rifiuti, che supera il 68%. Diminuisce, invece, il costo dello smaltimento per i Comuni della provincia: Secam infatti ha deciso di non applicare l’adeguamento Istat e di ridurre dell’uno per cento la tariffa per enti locali ed aziende private.
Così ieri mattina i vertici di Secam hanno fatto il punto sul bilancio 2016 e sulle novità per la gestione dei rifiuti, servizio che l’azienda di proprietà degli enti pubblici svolge in provincia di Sondrio da oltre vent’anni, come hanno ricordato il presidente Alfio Sciaresa, l’amministratore delegato Gildo De Gianni e il direttore Andrea Mariani presentando i dati dello scorso anno. Un bilancio positivo, quello del 2016, ma che mostra ancora spazi per il miglioramento sul fronte della raccolta differenziata e del recupero dei rifiuti: si può riassumere così la valutazione presentata da Secam, che ha annunciato anche la volontà di «rilanciare l’informazione e la sensibilizzazione sul tema, per evitare il fisiologico calo dell’attenzione», ha sottolineato Sciaresa.
Per intanto, sul tavolo ci sono i numeri complessivi degli ultimi dodici mesi: «Dopo diversi anni di calo della produzione di rifiuti, nel 2016 si è registrata una lieve ripresa – ha affermato De Gianni -, visto che il totale dei rifiuti urbani è passato da 80.098 tonnellate nel 2015 a 81.065 dell’anno scorso. I rifiuti solidi urbani, quelli raccolti nel sacco nero, sono passati da circa 37mila a 38.142 tonnellate, con un aumento intorno all’1,5%».
La quantità di spazzatura che dal territorio finisce in discariche e termovalorizzatori è più bassa, però, grazie all’utilizzo del bioessiccatore, l’impianto installato a Cedrasco che “asciuga” i rifiuti sfruttando l’azione dei microrganismi. «Dopo il passaggio nel bioessiccatore la quantità di rifiuti in uscita è stata di 25.593 tonnellate, il 32,9% in meno rispetto al peso in entrata – ha spiegato De Gianni -, uno dei numeri più elevati degli ultimi anni, il che dimostra che l’efficienza dell’impianto non diminuisce, anzi».
Un “taglio” del peso che rientra anche nel calcolo del recupero sui rifiuti, il parametro che Secam utilizza ormai da diversi anni per valutare l’andamento del servizio. «La quota della raccolta differenziata è stata del 52,9%, nel 2016 – ha spiegato Mariani -, poi vanno aggiunti gli altri componenti che riducono la quantità di materiale avviato allo smaltimento. Il recupero arriva così al 68,4%, con 55.471 tonnellate sulle 81mila iniziali, in miglioramento rispetto al 67% del 2015». L’anno insomma si è chiuso con numeri incoraggianti, che si tradurranno anche in un beneficio economico per i Comuni, ha sottolineato De Gianni: «Questo buon risultato complessivo ci consente non solo di non applicare l’adeguamento Istat, pari allo 0,8%, ma anche di ridurre la tariffa per lo smaltimento applicata ai Comuni – ha annunciato l’ad di Secam -. Lunedì il consiglio di amministrazione ha deliberato la diminuzione della tariffa da 174,65 a 172,9 euro a tonnellata, dopo molti anni di costi invariati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA