Artigianautica: tanta gente
sul Plinio attraccato a Lecco

Si è conclusa domenica con il battello Plinio attraccato sul lungolago lecchese la rassegna Artigianautica. Favorita dalla calda giornata, la rassegna ha registrato un notevole afflusso di visitatori che hanno potuto vedere e toccare le produzioni delle imprese lecchesi

g.morassi

E’ stato un successo la prima edizione di ArtigiaNautica, che si è chiusa domenica sul traghetto Plinio, ancorato all’imbarcadero della Navigazione a Lecco. D’altra parte non poteva essere diversamente con l’organizzazione messa in campo dalla “squadra” di Lariofiere, coordinata dal direttore Silvio Oldani, che ha dovuto lottare contro il tempo per mettere a punto in poco più di un un mese un apparato così complesso, grande contenitore di eventi, voluto da Unioncamere e dalla Regione Lombardia al di fuori dei padiglioni fieristici di Erba per abbracciare i luoghi dove la nautica nasce, si sviluppa e segna l’eccellenza del Lario nel mondo. E questa volta, ecco la grossa novità, è stato coinvolto e ha risposto alla grande anche il Lecchese. Ma la manifestazione ha sorpreso tutti per i dati emersi nel corso del Forum sulla Nautica Lombarda. Se il fatturato globale nella nautica nazionale è di 6.208 milioni di euro, di cui 3.805 come cantieristica e 2.403 come accessori, motori e servizi, la Lombardia è al top rispetto alle altre regioni: 25.3 per cento per aziende e 24 per addetti, 21.2 per unità di diporto, 27.5 per accessori, addirittura 43.3 per motori. E riguardo ai motori emergono le tecnologie d’avanguardia lecchesi per le barche sia da diporto, da corsa e da lavoro Per quanto riguarda le dimensioni aziendali, nonostante il gigantismo e l’evoluzione tecnologica, a farla da padrone è comunque l’artigianato, da chi fa la vite a chi la scocca dello yacht, con ben il 74.4 per cento delle aziende con meno di 16 dipendenti. Ma scendiamo in ambito locale. La nautica riferita al Lario, ovvero le province di Lecco e di Como, con le sue 70 aziende, registra un fatturato, euro più euro meno, intorno ai 900 milioni e un indotto di 1200 milioni. Su quel 25,3 per cento di distribuzione aziendale che la Lombardia vanta su scala nazionale, il 12 per cento e forse più è riferito al Lario. Tutto ciò, nonostante le carenze congenite dei nostri laghi: portualità, servizi, canoni demaniali. Senza trascurare che la nautica è anche un supporto importante per il turismo. Senza trascurare in microcosmo delle subforniture, dal catenificio all’abbigliamento nautico, la motonautica lecchese è famosa su tutti i campi di gara del mondo con i dieci titoli mondiali vinti dall’ingegnere progettista e costruttore Fabio Buzzi della FB Design di Annone Brianza, presente con due imbarcazioni della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera. Ma anche in riva all’Adda, dopo il ponte nuovo, il cantiere del maestro d’ascia Adriano Galli è un esempio di come l’artigianato nautico abbia servito per tre generazioni grandi personaggi della città e dei dintorni.

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Lunedì 25 Maggio 2009

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