Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 01 Gennaio 2021
Arrivate 3.500 dosi di vaccino
Dal 4 gennaio tocca agli operatori
Sondrio, Sondalo e ChiavennaIl prodotto Pfizer prevede un richiamo a 21 giorni di distanza
Sono 3.500 le dosi di vaccino anti Covid Pfizer giunte in questi ultimi giorni all’ospedale di Sondrio, punto di stoccaggio principale del farmaco per Asst Valtellina e Alto Lario.
Una dotazione importante, che permetterà ai centri vaccinali aziendali di partire con la campagna di vaccinazione nel pieno rispetto del cronoprogramma, cioè dal 4 gennaio prossimo.
Come più volte annunciato, i primi ad essere vaccinati saranno gli operatori sanitari degli ospedali di riferimento della campagna anti Covid, i cosiddetti centri hub di Sondrio, Sondalo e Chiavenna, dove sono stati realizzati spazi ad hoc per lo stoccaggio del farmaco.
Sondrio, in particolare, possiede due frigoriferi a bassissima temperatura, -75 gradi, per la conservazione più prolungata del farmaco, mentre a Sondalo ne è stato collocato uno.
Chiavenna non ne è dotata, ma si è ritenuto non fosse necessario in quanto le somministrazioni possono essere effettuate rispettando, comunque, i parametri di validità del prodotto che sappiamo essere molto delicato, da questo punto di vista. Nel senso che la catena del freddo, la modalità e i tempi di conservazione, di scongelamento, di inoculazione devono essere attentamente osservati, pena l’inefficacia della copertura vaccinale che, ricordiamolo, scatta dalla settimana successiva all’inoculazione della seconda dose.
Fermo restando che, appunto, il prodotto Pfizer prevede due somministrazioni a 21 giorni di distanza una dall’altra. Ci sarà il richiamo fra tre settimane, quindi, per i 50 medici, infermieri, operatori sanitari ospedalieri e per i medici di medicina generale, i pediatri di famiglia, i soccorritori di Areu e delle “Croci” che hanno preso parte al Vaccination Day di domenica scorsa, a partire da Alessandro Innocenti e Giuseppe Franzini, rispettivamente presidente dell’Ordine dei medici e dell’Ordine delle professioni infermieristiche della nostra provincia.
«Funziona perfettamente - assicura un raggiante Alessandro Innocenti, da noi contattato, ieri sera, per un feedback sugli effetti della vaccinazione -. Nessuna conseguenza sul piano fisico, sto benissimo, come se non avessi fatto nulla. Ed ho sentito anche gli altri medici che si sono vaccinati con me e stanno tutti bene. È un momento grandioso perché, se funziona, allora vuol dire che, finalmente, ne usciamo. Vorrei, davvero, che le persone, tutte, operatori sanitari e non, capissero l’importanza della vaccinazione. Dobbiamo cogliere lo spirito positivo del momento e cavalcarlo. Del resto è la prima volta che l’Europa agisce, in contemporanea, su un tema così delicato, per cui diamoci da fare, dimostriamo di cosa siamo capaci fino in fondo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA