
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 28 Settembre 2016
«Arriva Mattarella e noi dirigenti scolastici non saremo presenti»
Delusione dei presidi esclusi dalla cerimonia . Stessa sorte per la maggior parte delle scuole della Valle. «Eppure dovremmo essere gli interlocutori privilegiati».
Mentre fervono i preparativi per accogliere degnamente, venerdì 30 settembre, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’apertura dell’anno scolastico 2016-2017, stride fortemente l’esclusione dalla cerimonia a Sondrio dei dirigenti scolastici e delle scuole della provincia di Sondrio (fatto eccetto per poche di esse).
A far presente, con stupore e un po’ di disappunto, questo fatto è una lettera collettiva e condivisa firmata dalla presidente di Asas (Associazione delle scuole autonome della Provincia di Sondrio) Raffaella Giana e dalla presidente provinciale di Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici) Luisa Porta e indirizzata a Mavina Pietraforte, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Sondrio con richiesta di inoltro alla segreteria del presidente della Repubblica.
I dirigenti scolastici hanno atteso fino al 15 settembre – data di invio della missiva – a far sentire la propria voce, speranzosi che qualcosa cambiasse. Invece, nonostante l’arrivo del presidente Mattarella sia stato rimandato al 30 settembre, a causa della morte del presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, nulla è cambiato. Da qui la lettera dei dirigenti scolastici che attraverso, attraverso Asas e Andis, rendono noto di «ritenere estremamente significativa e importante la presenza del presidente della Repubblica nella nostra provincia – si legge - che rappresenta la scuola di “frontiera” con tutta la sua complessità e specificità e nello stesso tempo l’intera scuola italiana impegnata nel grande sforzo di attuazione della Legge 107/15, in questo difficile momento di inizio del nuovo anno scolastico. Ritengono nel contempo che sarebbe stata altamente significativa la presenza in tale momento dei trenta dirigenti scolastici della provincia, in rappresentanza di tutti i colleghi italiani impegnati in prima linea e chiamati ad assumersi sempre maggior responsabilità alla guida della propria scuola. In una giornata in cui si parla al Paese di scuola e si parla alla scuola del suo futuro, spicca la mancanza dei dirigenti scolastici come interlocutori privilegiati».
Ad oggi non c’è stata risposta alle richieste dei presidi che avrebbero desiderato un incontro riservato a loro con Mattarella, anche di pochi minuti, o per lo meno un invito alla cerimonia inaugurale. L’esclusione degli stessi è pari anche a quella delle scuole della provincia.
Saranno, infatti, un centinaio le scuole in arrivo da tutto il Paese cui sarà rivolto l’augurio di un buon anno scolastico sul palco allestito nel piazzale di fronte all’istituto Mattei dal presidente Mattarella insieme al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Nelle scuole di tutta la provincia il collegio docenti si aspettava di poter partecipare, per lo meno, con una piccola delegazione per istituto o scuola.
© RIPRODUZIONE RISERVATA