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Martedì 26 Febbraio 2013
Arrigoni senatore leghista
"Vediamo quanto durerà"
Il sindaco di Calolziocorte è il secondo lecchese che approda in Parlamento
Il primo cittadino calolziese, Paolo Arrigoni, da qualche ora è un senatore della Repubblica, in virtù del risultato delle Politiche.
«È una cosa che ti cambia la vita, anche se potrebbe essere soltanto per un breve periodo - ha ammesso ieri sera -, in quanto si ipotizza già il ritorno alle urne per problemi di ingovernabilità. Per almeno il 50% del tempo sarò a Roma e questa cosa un po' mi preoccupa soprattutto perché la mia famiglia, mia moglie e le mie due bimbe, la seconda delle quali in arrivo, resteranno a Calolzio».
Scosse via le ombre, comunque, resta il coronamento di una carriera politica iniziata davvero dalla base. «Quando ho iniziato non pensavo assolutamente di entrare, un giorno, in Parlamento. Quando, nel 2003, è arrivata l'indicazione che proponeva il mio nome quale candidato sindaco, ci ho pensato giorno e notte, perché sapevo quello che avrebbe significato in termini di impegno e sacrifici per famiglia e lavoro. Adesso vediamo quanto durerà, perché dipende dal risultato complessivo di queste elezioni e dagli equilibri che si verranno a costituire».
Un ruolo importante, in questo senso, l'avrà il Movimento 5 stelle. «Alla Camera, come prevedibile, i grillini hanno sfondato, in quanto la base giovane del Paese è quella che ha recepito maggiormente il messaggio del leader. Ma sono soddisfatto per il risultato complessivo della Lega: dopo gli scandali del 2012 c'era chi ci dava per finiti e lo stesso elettorato leghista era giustamente arrabbiato. Però abbiamo tenuto e mantenere il 14% in Lombardia è un ottimo segnale, significa che il movimento ha tenuto e che è sano».
Il primo cittadino senatore, in ogni caso, ha un po' di militanti da ringraziare, quelli che «hanno avuto un ruolo fondamentale in questa campagna elettorale, difficile non soltanto per le condizioni atmosferiche», prima di pensare alle Regionali, il cui risultato si conoscerà oggi. «Sono ottimista: Maroni è un personaggio riconosciuto come leale e onesto».
Infine, uno sguardo al futuro da parlamentare: «Non so ancora cosa farò - conclude Arrigoni -. Il 12 marzo dovrò essere a Roma per le varie procedure burocratiche, poi approfondirò il programma dei senatori, incontrandomi con gli altri eletti della Lega e scegliendo il capogruppo e la suddivisione nelle varie commissioni».
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