Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 02 Ottobre 2020
Arrestato imprenditore
per corruzione e truffa
Ordinanza di custodia per il titolare di un’azienda edile dell’Alta Valle, dalle indagini emerge un quadro inquietante che coinvolge anche funzionari pubblici
La Guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del capoluogo valtellinese, Antonio De Rosa, su richiesta del Procuratore della Repubblica dei sostituti Stefano Latorre e Marialina Contaldo, nei confronti di un imprenditore dell’Alta Valtellina operante nel campo dell’edilizia.
Le indagini - si legge in una nota della Guardia di Finanza - hanno fatto emergere un complesso ed articolato sistema di interazioni tra imprenditori edili, funzionari pubblici e consulenti fiscali della zona. Nei confronti dell’imprenditore, principale artefice dei reati e mente di numerose condotte illecite, è stata riconosciuta l’esigenza della custodia cautelare in carcere per pericolo di recidiva e pericolo di inquinamento delle prove. I reati contestati sono corruzione, turbata libertà degli incanti, truffa ai danno dello Stato, reati tributari (“dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici” e “occultamento o distruzione delle scritture contabili”) e autoriciclaggio delle somme indebitamente percepite.
Le indagini hanno fatto emergere un inquietante quadro sociale che vedeva da un lato cessioni di denaro ed esecuzioni di lavori di costruzione a titolo gratuito o caratterizzati da una scontistica particolarmente generosa in favore di numerosi soggetti aventi funzioni e cariche pubbliche, dall’altro lato concessioni edilizie da parte di persone compiacenti. Tali condotte hanno permesso all’imprenditore arrestato di conseguire un ingente vantaggio economico, consistito nella vendita di complessi residenziali realizzati in forza delle predette concessioni e trasferito su conti correnti in Svizzera, in modo da ostacolarne l’identificazione della provenienza delittuosa e impiegarlo in ulteriori attività economiche e finanziarie. L’imprenditore, inoltre, grazie a una fitta rete di relazioni, è stato capace di turbare una serie di gare d’appalto per la realizzazione di opere pubbliche.
Sono in corso di esecuzione perquisizioni e sequestri di beni per oltre 31 milioni di euro nei confronti dell’imprenditore, di 5 società immobiliari a lui riconducibili, e di altri 4 coindagati.
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