Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 02 Gennaio 2018
Aprica, diminuiti i migranti presenti in paese: da 57 sono scesi a 31
L’annuncio del sindaco. Deve essere attivato il protocollo d’intesa per i lavori volontari.
I migranti accolti ad Aprica sono scesi da 57 a 31. Lo annuncia l’amministrazione comunale di “Aprica al futuro”, toccando un tasto che, negli scorsi anni, aveva sollevato non poche polemiche in paese «È stata comunicata la chiusura, a partire dalla metà di novembre, dell’albergo Aurora dove c’erano 26-27 migranti – spiega a questo proposito il sindaco Dario Corvi -. La proprietà aveva già dato disdetta del contratto al gestore Carlo Montini che ha cercato altre alternative in paese. In parallelo con la Prefettura siamo riusciti ad ottenere un accordo che limiti il numero massimo di profughi ad Aprica come quelli attualmente accolti nelle case Negri da PaoloCioccarelli. Anzi l’accordo è che gradualmente ci sia una progressiva riduzione dei migranti con l’obiettivo di poterli gestire in modo più efficiente».
Intanto, però, non è stato ancora attivato il protocollo d’intesa che era stato stipulato nelle scorse settimane fra la Prefettura di Sondrio, il Comune di Aprica e la società “Unoperuno”, per la promozione di attività di volontariato che saranno svolte dai ragazzi. «C’è qualche intoppo di tipo burocratico che Paolo Cioccarelli sta cercando di risolvere – prosegue ancora il sindaco Corvi -. Appena saremo a posto, si partirà». L’accordo prevede che vengano attivate squadre che si alterneranno nei lavori che vanno dalla tinteggiatura di guard-rail e recinzioni, alla manutenzione di fioriere, panchine e giochi.
Queste squadre dovranno occuparsi anche della pulizia giornaliera delle strade comunali, dei parchi giochi e delle aree e delle strutture sportive, dalla pulizia di cunette ed erbacce lungo le strade alla manutenzione di strade agro-silvo-pastorali, dalla manutenzione e cura di piante e aiuole a piccoli lavori di muratura. E ancora manutenzione dei sentieri, pulizia dei canali di gronda e l’assistenza per l’organizzazione delle manifestazioni.
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