Cronaca / Valchiavenna
Domenica 14 Gennaio 2018
Appello per il futuro dell’ospedale
«Scriviamo insieme un manifesto»
Della Bitta, Oregioni e Pilatti chiamano a raccolta i sindaci e la popolazione
«Le idee finiranno in un documento che consegneremo agli enti competenti nella sanità»
Un manifesto per l’ospedale di Chiavenna condiviso dalla popolazione. Questa la proposta avanzata ieri dal sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta, dal presidente della Comunità montana Flavio Oregioni e da quello dell’assemblea dei sindaci Patrizia Pilatti. «La prossima settimana - spiega Della Bitta - è prevista la convocazione di una assemblea straordinaria dei sindaci della Valchiavenna dedicata al futuro dell’ospedale di Chiavenna. In questi anni e mesi, ogni giorno, siamo stati impegnati a monitorare, vigilare, proporre e sollecitare in merito al tema del presidio ospedaliero. L’ospedale, per la città di Chiavenna e per la valle intera, è un presidio territoriale irrinunciabile, fondamentale, essenziale. Abbiamo fatto incontri, assemblee, manifestazioni, sollecitazioni. Insomma ci abbiamo messo tanto impegno, spesso senza fare troppo rumore. Intendiamo continuare cosi: massimo impegno ogni giorno per il nostro ospedale, le istituzioni unite senza strumentalizzazioni di colore o di parte politica. Ora crediamo sia il momento di scrivere e condividere il “manifesto per il futuro” dell’ospedale di Chiavenna. Saranno i sindaci a farlo ufficialmente nei prossimi mesi, ma insieme a tutti i cittadini».
In queste settimane i timori sul futuro della struttura chiavennasca sono ricominciati. Anzi, serpeggia ormai tra la popolazione la quasi certezza che le sorti del nosocomio siano segnate. Qualcuno malignamente sottolinea come basti aspettare dopo le elezioni di marzo. La proposta che arriva dagli enti locali è abbastanza semplice. Stendere un documento da inviare poi alle realtà sanitarie e alle istituzioni superiori.
«Punto nascita, reparti, pronto soccorso, servizi ambulatoriali.Vogliamo fare questo percorso insieme a tutte le persone e le associazioni che vorranno darci una mano». La scelta è quella di utilizzare uno strumento agile e accessibile a tutti, evitando assemblee pubbliche utili per lo scambio di informazioni ma spesso non molto concludenti quando bisogna fare delle proposte: «Per questo motivo - concludono gli amministratori - tutti coloro che lo desiderano potranno inviare i loro contributi, proposte, idee e lo loro esperienze all’indirizzo e-mail [email protected]. Tutto quello che sarà raccolto servirà ai sindaci per costruire il documento finale che verrà poi inviato alle istituzioni e alle realtà sanitarie competenti».
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